Grecia, il governo tedesco frena: «Non ci sono le condizioni per trattare nuovi aiuti»
Il governo tedesco «ha preso conoscenza del chiaro ‘no’ espresso al referendum di ieri e rispetta questo risultato. Resta aperto al dialogo, ma tenuto conto della decisione dei cittadini greci, non ci sono le condizioni per trattare un nuovo programma d’aiuto».
Sono queste le parole del portavoce del Governo di Berlino, Steffen Seibert, pronunciate nel corso di un briefing. Tocca ad Atene agire per fare in modo di restare nell’Eurozona, ha aggiunto Seibert, sottolineando che di fondamentale importanza saranno le proposte che arriveranno dal Governo greco. In ogni caso, la Germania vuole «aspettare di vedere cosa porta» il premier greco Alexis Tsipras al vertice europeo in programma martedì prossimo.
«La questione non è sulle persone, ma sulle posizioni», ha poi sottolineato Seibert, commentando le dimissioni di Janis Varoufakis. «Varoufakis non è mai stato un interlocutore della Merkel», essendo un ministro delle Finanze. Berlino quindi conferma e calca la mano sul «principio di solidarietà in cambio di responsabilità e impegni».
Anche la Russia auspica che Atene possa raggiungere un «compromesso» con i suoi creditori internazionali nel minor tempo possibile, aggiungendo che la questione dell’aiuto finanziario alla Grecia deve essere rivolto ad Atene. A dichiararlo è il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. «Vogliamo che i nostri partner greci raggiungano i compromessi necessari con i creditori al più presto e prendano decisioni che consentano una stabilità economica e sociale nel Paese nel migliore dei modi», ha aggiunto, citato dalle agenzie russe.
Giuseppe Ferrara
6 luglio 2015