Lagarde: “Ripresa grazie a Bce, ma la crescita globale è squilibrata”
Le prospettive di ripresa dell’economia europea mostrano segni di miglioramento “grazie all’allentamento monetario lanciato il 9 marzo scorso dalla Banca centrale europea”, anche se bisogna sottolineare che “la crescita globale resta moderata” e “squilibrata”. Ad affermarlo è il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde. Secondo l’ex ministro dell’Economia, dell’Industria e dell’Impiego francese, l’Eurozona necessita ancora di politiche monetarie accomodanti, mentre le politiche fiscali “devono essere calibrate per rafforzare la ripresa senza però perdere di vista la sostenibilità del debito nel medio termine”.
L’economia globale – aggiunge Lagarde – ha beneficiato di “un’iniezione al braccio” favorita dal calo dei prezzi del greggio e da una forte performance dell’economia statunitense. Tuttavia, la crescita risulta essere “moderata” e “squilibrata”. Considerazioni, queste, che anticipano le nuove stime che l’Fmi presenterà la prossima settimana in occasione del World economic outlook. In vista dell’appuntamento, Lagarde precisa che le economie avanzate stanno andando “leggermente meglio dello scorso anno”, sebbene persista il rischio di una crescita e un’inflazione bassa e di un debito e una disoccupazione alta. Le stime per le economie emergenti, invece, sono “leggermente peggiori di quelle dello scorso anno” ed “enormemente diverse tra loro”. Basti guardare all’India, che continua a crescere; alla Cina, che sta rallentando ma crescendo in modo più sostenibile; alla Russia, in difficoltà economica; al Brasile, che versa in una situazione di stagnazione.
Occorre, dunque, che tutte le politiche necessarie vengano usate, a partire dal sostegno alla domanda, dalla rimozione delle barriere alla partecipazione alla forza lavoro e da riforme strutturali che devono “andare di pari passo con politiche fiscali e macroeconomiche” affinché si eviti che la “nuova mediocrità” (crescita bassa per un lungo periodo di tempo) diventi la “nuova normalità”. In particolare, “framework efficaci per gestire le insolvenze” sono “cruciali” nella gestione del peso del debito privato e degli stessi prestiti inesigibili.
Giuseppe Ferrara
10 aprile 2015