Istat: disoccupazione al 13,2%. È nuovo record
Il nuovo anno è arrivato, ma i vecchi problemi che attanagliano l’Italia non mostrano segni di voler mollare la presa. Ancora una volta, a preoccupare è la disoccupazione. Secondo l’Istat, che ha concentrato l’attenzione sugli ultimi mesi del 2014, a novembre il tasso di coloro che sono senza lavoro cresce ulteriormente, raggiungendo quota 13,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto ad ottobre. Si tratta del valore più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, ovvero dal 1977.
In aumento anche la disoccupazione giovanile. Sempre a novembre il tasso di disoccupazione di coloro che sono compresi nella fascia di età che va da 15 a 24 anni fa registrare un rialzo di 0,6 punti percentuali rispetto ad ottobre, attestandosi al 43,9%. Gli under 25 che risultano alla ricerca di un lavoro sono pari a 729 mila unità.
Generalmente parlando, i senza lavoro, cioè coloro che sono in cerca di un impiego ma non riescono a trovarlo (il dato quindi è al netto degli inattivi e di coloro che non sono alla ricerca di un lavoro) è di 3 milioni 457 mila, con un aumento di 40 mila unità rispetto a ottobre (+1,2%) e di 264mila su base annua (+8,3%).
Il numero di occupati a novembre diminuisce dello 0,2% rispetto al mese di ottobre (secondo ribasso consecutivo). Sono così 48 mila gli occupati in meno in un solo mese, mentre su base annua la riduzione è di 42 mila unità (il calo su base annua è sempre pari allo 0,2%).
Risultati, questi, determinati, da una parte, dall’incremento seppur lieve della forza lavoro e, dall’altra, dal calo delle persone occupate.
Non si è fatto attendere il commento del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il quale ha voluto però focalizzare l’attenzione sull’unico incremento sensibile e positivo, quello della forza lavoro, aumentata di oltre 200 mila unità sul febbraio scorso: “Il tasso di disoccupazione ci preoccupa, ma guardando i numeri, gli occupati stanno crescendo. Da quando ci siamo noi ci sono più di 100 mila posti di lavoro in più”.
Giuseppe Ferrara
7 gennaio 2014