Crisi: Italia in deflazione dopo 50 anni. E la disoccupazione torna a salire
Lo spettro deflazione è ora una brutta realtà. Oltre alla recessione, confermata a metà anno, il nostro Paese si trova adesso ad affrontare un calo dei prezzi che certifica un andamento pesantemente negativo dell’economia. Erano oltre 50 anni che non si parlava di deflazione, ma se nel 1959 l’Italia era in pieno boom economico, oggi il calo dei prezzi si somma alla stagnazione economica; per la prima volta nella storia della Repubblica, i prezzi sotto zero si sommano all’arretramento economico.
Le previsioni per i prossimi mesi, peraltro, non sono affatto positive: secondo le stime dell’Istat, la ripresa non arriverà nemmeno nel terzo trimestre, periodo in cui incombe addirittura l’ombra di un ulteriore arretramento dello 0,2% del Pil o, comunque, di una vera e propria stagnazione.
I rischi interessano anche i conti pubblici, nonostante il premier Matteo Renzi confermi gli impegni relativi al patto di stabilità e al tetto del 3%. Quello che manca all’economia italiana sono gli investimenti. Nelle intenzioni del Governo il decreto Sblocca Italia, con la riapertura dei cantieri, dovrebbe agire proprio come spinta in tal senso; come affermato dallo stesso ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il quale ha precisato che il Governo ”sta attaccando una delle debolezze principali del Paese”.
Al momento, tuttavia, il dato riguardante il calo dei prezzi registrato dall’Istat nel trimestre è un significativo -0,9%. Difficile prevedere, senza una sostanziale iniezione di risorse, anche una ripresa del mercato del lavoro e dell’occupazione. Proprio quest’ultima, infatti, è tornata a scendere a luglio, facendo registrare una perdita di 1.000 posti al giorno. Un dato impressionante quello diffuso dall’istituto di statistica, drammatico, come lo definisce il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Un quadro dai colori tristi, rappresentato da disoccupazione di nuovo in aumento al 12,6%, economia in recessione dello 0,2% e deflazione allo 0,1%.
Trovare una soluzione per uscire da questa situazione economica deficitaria non sarà compito facile per il premier Matteo Renzi e il ministro Pier Carlo Padoan. L’Europa continua a chiedere riforme e investimenti, l’economia italiana, per tornare a vedere la luce, le necessità.
Giuseppe Ferrara
1 settembre 2014