Padoan: “Tagli necessari. Potranno riguardare anche sanità e istruzione”
“Siamo pronti a risparmiare su tutto. I tagli sono necessari, ma gli obiettivi della riduzione della spesa terranno conto del quadro economico peggiorato”. Sono queste le parole del Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il quale, dalle colonne del Corriere della Sera, ha spiegato che “nella ricerca dell’efficienza si possono mettere in discussione anche diritti acquisiti o presunti tali. Tutta la spending review è un’operazione altamente politica: si tratta di individuare le priorità, e bisogna farlo in un periodo di risorse limitate. Si deve considerare un’operazione politica valutare se la spesa accumulata nel corso del tempo si debba considerare acquisita o se non si debba ripensare”.
Il Ministro non ha escluso che i tagli possano riguardare anche la sanità e l’istruzione: “Crediamo che ci siano margini finora largamente non considerati di miglioramento di efficienza in tutta la pubblica amministrazione. In tutti i settori ci sono spazi per risparmiare. Alcuni tagli permanenti sono stati già introdotti con il decreto sul bonus. La spending review sarà lo strumento guida nella formulazione della Legge di Stabilità. Ed è chiaro che andrà coinvolto l’intero governo per individuare obiettivi di risparmio di spesa quantitativi, ma che consentano di preservare l’efficienza dei servizi pubblici. Anche Regioni ed enti locali dovranno essere coinvolti in questo processo”.
Al premier Matteo Renzi ha detto: “Ho già fatto un regalo al Presidente del Consiglio, gli risparmio un pellegrinaggio a Monte Senario. La questione dei debiti arretrati della Pubblica amministrazione di fatto è risolto in anticipo con la Cassa depositi e prestiti. Rimangono i debiti in conto capitale, che necessitano di una copertura, dato che essi impattano sull’indebitamento netto dello Stato. Quest’anno sono 2-300 milioni, l’anno prossimo saranno 2-3 miliardi. Ce ne occuperemo con la legge di Stabilità”. E sulle tasse: “Il rischio che ci sia un ingolfamento sarà reale se i sindaci non prenderanno decisioni sulle aliquote nei tempi previsti. Tuttavia, ho la massima fiducia. Vedo che i Comuni si stanno muovendo”.
Infine, Padoan ha affrontato la questione delle riforme strutturali, invocate anche dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi: “La situazione attuale è peggiore del previsto e, ovviamente, non fa piacere a nessuno; anzi, richiama l’attenzione sul fatto che c’è bisogno di un’azione comune. Sono in piena sintonia con il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi”. Poi ha aggiunto: “Noi siamo fortemente impegnati in un piano di riforme strutturali importanti, che porterà ad un aumento della crescita e dell’occupazione, ma che, naturalmente, richiede del tempo per produrre effetti”.
Giuseppe Ferrara
27 agosto 2014