Linee guida OCSE: perché sono importanti oggi e quale ruolo giocano i Punti di Contatto Nazionali

Nel contesto economico globale, le linee guida OCSE rappresentano uno strumento essenziale per orientare le imprese verso comportamenti responsabili. Sebbene non siano norme vincolanti, queste linee guida forniscono indicazioni concrete su temi chiave come diritti umani, ambiente, trasparenza e lotta alla corruzione, aiutando le imprese a gestire i rischi e a rafforzare la propria reputazione sul mercato.
Le linee guida OCSE per le imprese multinazionali sono parte integrante della Dichiarazione dell’OCSE sugli investimenti internazionali e offrono un quadro di riferimento condiviso da 42 Paesi aderenti, tra cui tutti quelli dell’Unione Europea. La loro finalità è favorire la sostenibilità, la coerenza normativa e un ambiente favorevole agli investimenti transnazionali.
Perché le linee guida OCSE sono rilevanti anche per le PMI
Spesso associate alle grandi aziende, le linee guida OCSE in realtà sono sempre più centrali anche per le piccole e medie imprese (PMI). Come ha spiegato da Paola Picone, dirigente del MIMIT e responsabile del Punto di Contatto Nazionale (PCN) italiano, anche le imprese di minori dimensioni possono trarre vantaggio da queste raccomandazioni. In particolare, in un sistema economico globale fondato su catene di fornitura internazionali, le PMI si trovano a dover rispettare standard sempre più elevati, spesso imposti proprio dalle multinazionali clienti.
Le linee guida, ha ricordato Picone, aiutano le imprese a implementare un approccio di “due diligence” nella gestione dei rischi ambientali, sociali e di governance. Questo approccio si traduce in maggiore efficienza, attrattività per gli investitori e accesso facilitato a mercati esteri.
Il ruolo dei Punti di Contatto Nazionali
Ogni Paese aderente alla dichiarazione OCSE ha il compito di istituire un Punto di Contatto Nazionale (PCN), incaricato di promuovere e monitorare l’applicazione delle linee guida. Il PCN italiano, ospitato all’interno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, svolge un ruolo strategico di mediazione in caso di controversie, promuove iniziative formative e partecipa attivamente a tavoli internazionali e peer review tra Paesi membri.
Candia Savastano – funzionaria del MIMIT e membro dello staff del segretariato del PCN – ha sottolineato l’importanza delle linee guida anche in settori specifici come il tessile, l’agroalimentare e i servizi finanziari. L’aggiornamento del 2023 ha inoltre integrato temi emergenti come l’intelligenza artificiale, la sostenibilità digitale e il dovere di diligenza rafforzato.
Linee guida OCSE e fiscalità internazionale
Per Gaetano De Vito, Presidente di Assoholding, l’accento deve essere posto sul legame tra linee guida OCSE e fiscalità, evidenziando come l’OCSE abbia assunto un ruolo di riferimento anche nella regolazione fiscale globale.
«L’OCSE ha dato vita a una vera e propria rivoluzione con la Global Minimum Tax – ha dichiarato De Vito –. Si tratta di un passo fondamentale per contrastare la concorrenza fiscale sleale e promuovere una fiscalità equa e sostenibile. Oltre 140 Paesi, inclusi tutti quelli dell’Unione Europea, hanno aderito a questo sistema che stabilisce una tassazione minima al 15% per le grandi imprese multinazionali.»
Secondo De Vito, oggi anche le PMI devono dotarsi di strumenti adeguati per affrontare i costi di compliance e cogliere le opportunità offerte dalla fiscalità di vantaggio: «Non si tratta solo di evitare sanzioni, ma di pianificare una crescita sostenibile. Le linee guida OCSE aiutano le imprese a ragionare in ottica di lungo periodo, anche sulla gestione dei rischi fiscali, dei dazi e dei processi di internazionalizzazione».