Casa bianca e rally crypto: Trump sta già facendo decollare Bitcoin?
Apre stamattina a quota 84 mila euro BTC, registrando un bull market che premia con un 16% negli ultimi 5 giorni (periodo di fine campagna elettorale). Gli analisti si aspettano un continuo del trend rialzista, che ha fatto impennare la regina delle cripto del 43% “solo” nell’ultimo mese. Seguono con prestazioni simili Ethereum, la seconda in assoluto per capitalizzazione, e Dogecoin, una moneta-meme creata da Elon Musk che ha performato un 262% nell’ultimo mese ed oggi è stabile a 0,36 centesimi.
Bitcoin si aggiudica anche il primato per un open interest (il numero di contratti buy o sell aperti dagli investitori e non ancora scambiati, quindi è anche un indicatore utilizzato per studiare la liquidità di un mercato) dal volume di 2,8 miliardi di dollari, rimarcando la popolarità che avvolge questa crypto nel mondo degli investimenti.
Ma quindi, cosa si cela dietro al boom che ha invaso il settore relativo al mercato delle criptovalute?
Sicuramente la fiducia che gli investitori hanno nutrito in questi giorni verso questa nicchia di mercato non è immotivata: ad innescare il rally per BTC, infatti, oltre all’halving, all’innovativo ETF di BlackRock e ai tagli d’interesse della FED, è stato decisivo l’atteggiamento del Tycoon durante la campagna elettorale.
La promessa di rendere gli Stati Uniti la capitale mondiale delle criptovalute: è questa la posizione sulla quale si è esposto Donald Trump, contraddicendo dichiarazioni passate dove le etichettava come truffe.
Dietro a questo jackpot delle crypto, infatti, si celano 119 milioni di dollari che sono stati usati per finanziare i candidati pro-crypto alle elezioni. Citando una dichiarazione dalla Websim Corporate: “I guadagni sono stati guidati principalmente dalle scommesse sul fatto che Trump adotterà politiche favorevoli alle criptovalute nei prossimi 4 anni”; i trader sono infatti fiduciosi che, acquisendo le crypto maggiore legittimità come strumento finanziario, la SEC (Securities and Exchange Commission) ammorbidirà sicuramente il suo atteggiamento verso il settore.
In ottemperanza al tema, il Tycoon ha promesso di impiegare 16 miliardi di dollari in BTC, che ha accumulato attraverso il sequestro dei beni, per la creazione di un fondo di riserva nazionale. Un quesito che sta tentando molti analisti è se Bitcoin riuscirà o meno a sfondare quota 100 mila. Abbiamo visto che le resistenze tecniche che per anni hanno tenuto a freno questa criptovaluta sono state vinte dall’influenza geopolitica di queste ultime settimane.
Il dettaglio che ci fa notare l’importanza di questo evento storico-finanziario è lo sprint che ha permesso all’ETF IBIT (Exchange Traded Fund, ovvero lo strumento che replica in questo caso l’andamento di Bitcoin) di superare di gran lunga l’ETF IAU, che invece replica l’andamento dell’oro. Questo sorpasso storico, che premia le nuove tecnologie monetarie decentralizzate rispetto a quello che per secoli è stato un asset considerato bene rifugio contro inflazioni e periodi di crisi, è sintomo dei tempi e del cambio generazionale.