Una mostra a quattro zampe (e non solo!)

Siamo a giugno. Solo a giugno, eppure sembra che qui a Torino sia arrivato un vento tanto bollente da poter cuocere un paio d’uova messe fuori sul balcone così, senza fare nemmeno troppi sforzi. Si soffoca per il caldo, per l’appiccicume sulla pelle che non trova un pochino di respiro nemmeno la sera, quando l’afa dovrebbe dare tregua. Invece niente, questo mese il caldo estivo ci vuole vedere morti essiccati come delle prugne Sunsweet.
Dunque, ci rimane da chiuderci da qualche parte dove regni l’indiscussa protagonista, colei che ci salva la vita e che ci fa respirare: Miss aria condizionata. Ma vale la pena chiudersi in un ristorante? Barricarsi in un locale? Tapparsi dentro gli uffici fino a notte fonda? Scaraventarsi al mare insieme a quelle migliaia di persone che ahimè solo il week end hanno per farsi un bagno? Forse sì e forse vale sempre quella famosa regola del “vivi e lascia vivere”, ma chissà che una bella mostra, in un bel museo, al fresco e immersi in un universo avvolgente e morbido come quello del cinema non possa essere una più che valida soluzione per un momento di svago.
Se sì, allora non bisogna lasciarsi scappare la nuova esposizione che viene ospitata dal Museo del Cinema di Torino, presso la Mole Antonelliana (via Montebello 20), dal 14 giugno all’8 gennaio 2018: Mostra Bestiale! Animal Film Stars, dedica tutto un itinerario ai nostri amici pelosi nonché nostri simili (ormai sempre più spesso), diventati famosi perché principali protagonisti delle più variopinte pellicole. Insomma, già solo se pensiamo al film King Kong (e ai suoi plurimi rifacimenti, che poi ne avevamo davvero bisogno? Non bastava l’originale?), poco importa di tutti i protagonisti che ruotano intorno a un enorme scimmione, perché lui è e rimane l’indiscusso protagonista.
Per non parlare poi di film come il più recente film “Io & Marley”, dove la fa da padrone un divertente e disastroso labrador color miele, che ti fa innamorare del suo sguardo fin dall’inizio e ti farà versare copiose lacrime ancora allo scorrimento dei titoli di coda. Per Spielberg, che tutto gli si può dire tranne che non sia originale, il re del regno animale è Lo Squalo, tanto che ha deciso di girare il suo primo film (entrato nella storia del cinema con tanto di colonna sonora da brivido) incentrandolo su questo enorme gigante dei mari, che sbrana e divora gambe svolazzanti dei bagnanti ignari della sua presenza.
Ce ne sono tanti di lungo e cortometraggi che ci hanno fatto innamorare da bambini (ma anche da adulti) di quel peloso più o meno adorabile che faceva ruotare intorno a sé tutta la trama del film, anche quando sapevamo che il risvolto tragico sarebbe arrivato ed eravamo già pronti con i fazzoletti in mano. Questa mostra, a cura di Davide Ferrario e Donata Pesenti Campagnoni, con la collaborazione di Tamara Sillo e Nicoletta Pacini, propone un percorso espositivo che si sviluppa all’interno della Mole Antonelliana e si suddivide in 10 aree tematiche, che raccontano al visitatore un universo multiforme, tramite fotografie, manifesti, costumi di scena, che dialogano con le sequenze dei film assemblate in montaggi speciali e unici per l’occasione.
Rebecca Cauda