PARIGI CELEBRA L’ORIENT EXPRESS. Una mostra all’istituto del mondo arabo

Orient-Express: un nome evocante viaggi, avventure, misteri, capolavori letterari, film d’azione, storie d’amore e di omicidi. Nelle sue lussuose carrozze, che dal 1889 al 1977 attraversarono l’Europa da Parigi a Istanbul, viaggiarono la spia-danzatrice Mata Hari, la scrittrice Agatha Christie che vi ambientò il suo best-seller “Assassinio sull’Orient Express”, l’agente segreto, archeologo e scrittore Lawrence d’Arabia, teste coronate come il re Ferdinando di Bulgaria e lo zar Nicola II, il baronetto Robert Baden Powell fondatore del movimento scout e principesse, trafficanti, diplomatici, scrittori e avventurieri.
L’atmosfera di quel treno leggendario riappare ora a Parigi in una mostra ospitata fino al 31 agosto 2014 presso l’Istituto del Mondo Arabo che, come in quel viaggio attraverso l’Europa, propone la sintesi tra la cultura occidentale e quella araba. Nel piazzale dell’istituto, quattro carrozze originali e una locomotiva d’epoca, una Ten Wheel del 1922, permettono ai visitatori di entrare nello spirito del treno tra realtà e finzione cinematografica, ricreata dagli oggetti che appartennero agli illustri viaggiatori: il giradischi di Mata Hari, lo smocking del più famoso James Bond interpretato dall’insuperabile Sean Connery che vi recitò in “Dalla Russia con amore”, le carte del Lord Baden Powell e pipe, giornali d’epoca, macchine da scrivere, occhialetti rotondi, abiti e copricapi. Nel vagone ristorante si sono riaccese le abajours e sono tornati i secchielli per il ghiaccio, le tazzine del caffè, le bottiglie di cristallo mentre le poltrone in cuoio borchiate tacciono sui tanti innamoramenti, intrighi, adulteri, nati e vissuti in quel lungo viaggio che in otto giorni congiungeva la grandeur française all’esotismo turco.
Cinzia Albertoni
17 giugno 2014