“Il Foglio AI”: l’esperimento del primo quotidiano al mondo con l’Intelligenza Artificiale

Oggi parte l’iniziativa della testata giornalistica Il Foglio di scrivere articoli con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. L’esperimento durerà un mese, al termine del quale i giornalisti si confronteranno sugli effetti riportati dall’uso dell’AI del giornale e nel giornalismo in generale.
Cos’è “Il Foglio AI”
Ha inizio oggi 18 marzo l’iniziativa “Il Foglio AI” realizzata dall’omonimo giornale Il Foglio. Per un mese, il quotidiano pubblicherà contenuti scritti attraverso l’intelligenza artificiale. La pubblicazione giornaliera sarà disponibile in edicola per tutti i lettori.
La testata giornalistica ha portato una novità a livello mondiale nel settore del giornalismo. I giornalisti utilizzeranno l’AI per la stesura degli articoli, per la realizzazione di sommari per la scrittura di titoli e anche per l’aggiunta di note ironiche. La realizzazione di contenuti avverrà tramite uno scambio: i giornalisti porranno le domande all’AI e il sistema fornirà i contenuti pronti. In questo caso, l’essere umano rappresenterà una bussola ed indirizzare le sue richieste, senza però partecipare attivamente nella realizzazione.
L’AI è uno strumento molto potente che potrebbe risultare molto importante come integrazione al lavoro giornalistico. Ed è proprio questo che i giornalisti e la redazione de Il Foglio vogliono capire e dimostrare. L’AI è uno strumento potenzialmente utile che potrebbe aiutare e facilitare e velocizzare i tempi di molti lavori. Lo scetticismo resta però quando si parla di campi creativi, dove il capitale umano sembra essere ancora ad un livello più alto in termini di risultato.
Lo scopo dell’iniziativa “Il Foglio AI” è capire come l’intelligenza artificiale possa impattare il mondo giornalistico. In un mese, termine dell’esperimento, i giornalisti e la redazione de Il Foglio si riuniranno per condividere le loro considerazioni sull’impatto dell’AI nel giornale, nel giornalismo e nei lettori.
Intelligenza Artificiale del giornalismo: potenziale aiuto o minaccia?
Negli ultimi tempi il giornalismo ha guardato l’AI con sospetto: è uno strumento molto potente che minaccia il lavoro del giornalista, ma che a seconda dell’uso potrebbe integrarsi alla stesura di articoli. Sottile la linea che divide l’uso consapevole dall’abuso.
Tanti sono i vantaggi a favore di un uso consapevole dell’AI, tra cui l’analisi rapida dei dati. Attraverso l’algoritmo utilizzato dal sistema, l’intelligenza artificiale ha la capacità di analizzare in modo estremamente veloce grandi quantità di dati e rilevare incongruenze ed anomalie che potrebbero sfuggire ad una persona. Lo stesso algoritmo è utile anche per il fact-checking e per rilevare le possibili fake news. In aggiunta, l’AI è in grado di facilitare il giornalista all’accessibilità delle fonti: notizie da tutto il mondo ed in tutte le lingue del mondo possono essere tradotte e sintetizzate in tempi rapidi, non avendo concorrenza con i tempi di un essere umano.
Foto: Il Corriere Della Sera
Oltre ai vantaggi però, l’intelligenza artificiale nasconde degli aspetti negativi. Uno tra questi è la perdita di posti di lavoro. Attraverso l’autonomizzazione di alcune mansioni, il capitale umano del mondo del giornalistico potrebbe essere in parte sostituito dall’AI. Questo è uno degli aspetti che preoccupa di più, soprattutto chi dopo anni di studi e di lavoro potrebbe essere sostituito da un sistema in grado di svolgere le stesse mansioni, in modo più veloce probabilmente più accurato.
Un altro lato oscuro dell’uso dell’AI nel giornalismo è che se da un lato rappresenta uno strumento estremamente utile nell’analisi dei dati attraverso la rapida ricerca in tanti database, c’è il rischio che l’algoritmo possa rilevare dati su database incorretti. Se la ricerca del sistema AI non venisse addestrata su database corretti, potrebbe rilevare dati sbagliati. In questo caso, l’uso dell’AI porterebbe all’effetto opposto: diffusione di fake news, anche se in modo inconsapevole.
Il mondo giornalistico si nutre di creatività, oltre che di accuratezza. L’uso dell’AI come supporto al lavoro giornalistico rappresenta uno strumento molto importante e che facilita il lavoro generale. Se però l’intelligenza artificiale dovesse creare interi contenuti, c’è il rischio di ottenere contenuti ed articoli privi di originalità e di interpretazione critica, di cui l’essere umano finora è ancora padrone rispetto all’AI.
Ci sono tanti lati negativi, come ci sono quelli positivi all’utilizzo dell’AI nel mondo del giornalismo. Nell’attesa che “Il Foglio AI” possa fornire risposte pratiche a ciò che finora si è ipotizzato teoricamente, c’è la speranza che nel giornalismo l’innovazione e la velocità di sistemi AI possano coesistere col lavoro creativo e con le capacità critiche del capitale umano.