Jeremy Miranda, la comunione tra ogni cosa

Jeremy Miranda è un pittore americano nato nel 1980 a Middletown, Rhode Island. Ha conseguito nel 2004 un BFA in pittura presso il Massachusetts College of Art. Oggi vive e lavora nel Maine. Le sue opere raccontano l’America nei suoi sconfinati spazi, ci riportano ai paesaggi del film ” Paris Texas”, suddivisi tra deserto, luci al neon ed intimi interni . Dipinge ambienti spaziali e complessi sfumati tra mondi interni ed esterni. Creando così relazioni inaspettate tra soggetti disparati, solitamente naturali e artificiali.
Osservare le sue opere riporta al sogno di un America naturale e familiare: immensi boschi, fuochi, finestre illuminate in cui dentro si consuma la vita. Una pentola sul fuoco, una scatola di acciughe che qualcuno ha appena aperto e sta per mangiare, grandi falò pagani che raccontano di una festa consumata o forse che sta per iniziare. Giardini illuminati, gelide nevicate contrastate dal calore delle case illuminate. Case in cui dentro si consuma l’umanità.
Prèvert come fonte di ispirazione
Il lavoro del pittore americano ha in sé lo stile poetico delle poesie di Jaques Prévert noto per il suo scrivere diretto e suggestivo, capace di evocare emozioni profonde con pochi elementi concreti, raccontando una vicenda di un interno con pochi di essi. Nella poesia “Colazione del Mattino “, parlando di un’arancia, il pittore francese narra la quotidianità, la freschezza, il colore e il calore di quel risveglio. Celebrato in un attimo. Nell’immediatezza che è la vita. Jeremy Miranda racconta, i suoi dipinti lasciando allo spettatore il lusso di poter inventare una storia davanti ognuno di questi. Proprio come il sommo poeta francese, che segna per sempre con i suoi versi la poesia novecentesca.
Pittore contemporaneo, riesce ad eseguire lavori semplici e nello stesso momento assai complessi. Nonostante alcuni soggetti possano rimandare alla riflessione e solitudine, dopo un attenta osservazione si denota che altro non celebrano che la comunione tra ogni cosa.
Tutta questa solitudine è una illusione che va dissipandosi piano piano. Scopriamo che quei quadri in realtà sono estremamente colmi di vita, e dopo essercisi avvicinati seri ci appare un sorriso, si accenna un calore . Si pensa ad una comunione tra ogni cosa: tra l’uomo e la natura, tra le persone, tra gli oggetti e gli spazi in cui si trovano, tra l’uomo e gli oggetti, tra il silenzio e la festa. I suoi quadri sono intensi: raccontano lasciando qualcosa di non detto, che come in ogni forma artistica è un elemento fondamentale per potersi fermare ad emozionarsi.
“Un’arancia sulla tavola
il tuo vestito sul tappeto
e tu nel mio letto
dolce dono del presente
freschezza della notte
calore della mia vita.”
J.Prevért.