Il museo archeologico più grande del mondo
Il grande museo egizio ha aperto al pubblico, in parte perché alcune sale sono ancora in fase di allestimento. Il ministro delle Antichità Mohammad Ibrahim ha affermato che Il museo è uno dei progetti più impegnativi e dispendiosi che l’Egitto abbia mai realizzato: è costato più di un miliardo di dollari, i lavori sono durati tantissimo – dieci anni e rotti – e rimandati più volte (l’ultima volta a causa della pandemia), quando tutto sarà finito vi saranno conservati oltre 100 mila reperti. Questo enorme lavoro si trova a Giza dove si trovano anche le celebri piramidi.
Un sito, quindi, destinato a veder accrescere i numerosissimi turisti da ogni parte del mondo che oltre alle Piramidi avranno l’occasione di ripercorrere la storia del paese in questo nuovo, monumentale, museo.
Un progetto infinito
Il suo progetto era stato annunciato all’inizio del 2002 dall’allora presidente egiziano Hosni Mubarak, con l’idea di realizzare un nuovo grande museo di antichità egizie oltre a quello del Cairo, e secondo i piani originali avrebbe dovuto aprire nel 2012. L’inaugurazione tuttavia è stata rimandata diverse volte, in parte per via dell’aumento dei costi, in parte per l’instabilità politica del paese. L’obiettivo è aprire l’intero museo per fine 2024 o inizio 2025, ma ancora non si sa con certezza quando verrà annunciata la totale apertura.
Nel frattempo, si possono appunto visitare alcune gallerie e sale del museo, a partire dall’ampio atrio in cui tra le altre cose si trova il colosso di Ramses II, scoperto nell’antica capitale Menfi nel 1820 dall’egittologo genovese Giovanni Battista Caviglia. Da lì parte una grande scalinata sulla quale sono disposte altre statue e che collega i vari piani dell’edificio, dove sono esposti sarcofagi, resti di monumenti, manufatti e reperti dal periodo preistorico fino a quello della presenza e influenza romana.
L’architettura dell’edificio è altrettanto imponente: possiede un ingresso a forma di piramide, e rende omaggio all’iconografia egizia in un contesto moderno e grandioso. La star assoluta della collezione sarà, il leggendario faraone Tutankhamon. Il tesoro del giovane sovrano, rinvenuto oltre un secolo fa, è stato trasferito qui a partire da diverse aree dell’Egitto, e comprende oltre cinquemila reperti che occupano due enormi sale. Tra questi vi sono oltre ai celebri sarcofagi, anche carri cerimoniali, letti, gioielli personali e svariati altri manufatti che raccontano la vita e la cultura dell’epoca. Ma il museo ospita anche reperti di grande valore storico e simbolico, come l’impressionante “barca solare” del faraone Cheope, un’imbarcazione di legno che da sola varrebbe la visita, lunga ben quarantasei metri, risalente a oltre 4.600 anni fa ed eccezionalmente preservata.