“La scoperta del conservatorismo”: Confedilizia e Giubilei presentano il nuovo libro di Yoram Hazony

Nella sala Einaudi di Via Borgognona, Confedilizia ha ospitato un vivace dibattito sulla natura del conservatorismo alla luce della presentazione del nuovo libro, edito in esclusiva per l’Italia dalla casa editrice Giubilei Regnani, di Yoram Hazony dall’emblematico titolo “La scoperta del conservatorismo”.
Ad aprire l’evento l’intervento del Presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa: “Confedilizia è impegnata, attraverso questa sede, la Sala Einaudi, nell’ospitare e sostenere eventi culturali. L’occasione di oggi è un modo per riflettere sul concetto di conservatorismo, un approccio per analizzare le cose di oggi e domani”.
Come spiega l’autore, il libro si pone l’obiettivo di evidenziare una nuova fase storica in cui la tradizione liberal appare ormai entrata in crisi sotto i colpi dell’avanzante egemonia della cultura woke. Secondo lo studioso di dottrine politiche Yoram Hazony, infatti, proprio tale forma di pensiero di sinistra, oggi in rapida diffusione nel mondo anglosassone, troverebbe proprio nella visione liberal le sue radici. In un’ottica di confronto tra concezioni politiche sarebbe allora il conservatorismo il reale argine propositivo. “Le motivazioni di questo libro – spiega Hazony- sono l’inizio di una nuova fase storica. L’anno 2020 ha visto una nuova realtà. Il libro descrive infatti l’egemonia liberale dopo la fine delle due guerre ponendo al centro il consenso dell’individuo. Questa egemonia liberale è durata per 60-70 anni, ora vediamo come le grandi istituzioni liberali siano in crisi. Dobbiamo allora iniziare dalle fondamenta del pensiero politico”.

A sottolineare l’importanza di questa pubblicazione per l’Italia è Ofir Haivry, vicepresidente dell’Edmund Burke Foundation, filosofo e pensatore israeliano: “Nei paesi anglosassoni la tradizione conservatrice è molto conosciuta, ognuno conosce Edmund Burke Burke, Benjamin Disraeli o la Thatcher. In Italia invece questa è poco conosciuta, non esiste un partito che si definisce conservatore. Il termine sembra non fare parte del lessico politico italiano mentre è necessario sottolineare che esiste una tradizione conservatrice. Esiste una tendenza politica e culturale conservatrice, scettica sulle idee della politica di sinistra, un sentimento politico e culturale forte. Non definito chiaramente. Si deve fare una storia del conservatorismo italiano”.
Francesco Giubilei, tra i promotori con Nazione Futura e il Centro Machiavelli dell’evento, ha evidenziato in particolare l’attività culturale e politica dell’Edmund Burke Foundation per la costruzione di una rete internazionale di centri di analisi ed elaborazione del pensiero conservatore. “Ringrazio Ofir Haivri – mette in rilievo Giubilei- poiché sta portando avanti un’iniziativa importante attraverso Think Thank che stanno creando una rete del pensiero conservatore con numerose iniziative dalla Spagna ad Israele. Il libro di Yoram Hazony è stato pubblicato negli Usa da un’importante casa editrice conservatrice. L’Italia è il primo paese ad aver tradotto questo libro nell’Europa occidentale. Hazony ha un ruolo a livello internazionale nel mondo”.