Intramontabili eleganze nella casa del doge

Nel 1951 Christian Dior compì un atto rivoluzionario. Per la prima volta decise di presentare la sua nuova collezione primavera-estate non a Parigi, bensì a Venezia. Il 1° giugno scese dall’Orient Express nella città dei dogi insieme alle sue mannequin e allestì un evento che attirò un pubblico vastissimo di giornalisti, industriali, fotografi e turisti. Tre furono le sfilate al Casinò del Lido: la sera del sabato 2 giugno e il pomeriggio e la sera del giorno successivo. La collezione nominata Naturelle diventò in quei giorni il soggetto preferito del fotografo veneziano Dino Jarach che immortalò gli abiti di Dior negli scorci più attraenti di Venezia.
Quaranta scatti di quell’accordo tra eleganza e tecnica fotografica sono oggi in mostra fino al prossimo 3 novembre in Villa Pisani, la regina delle ville venete, quella reggia che si affaccia sul Riviera del Brenta a Stra in provincia di Venezia. La maestosa residenza fu progettata nel 1732 da Girolamo Frigimelica per l’ascesa al trono dogale di Alvise Pisani, il quale ne affidò le decorazioni ai migliori artisti dell’epoca, in primis a Giambattista Tiepolo che nel salone centrale dipinse l’Apoteosi della famiglia Pisani. Indebitatisi fino all’osso i Pisani vendettero la villa nel 1807 a Napoleone Bonaparte, poi da mani francesi passò in quelle asburgiche per poi finire patrimonio dello Stato italiano; oggi è infatti monumento nazionale visitato da oltre 150.000 turisti all’anno.
DINO JARACH. Nato a Venezia nel 1914, emerse come fotografo nelle mostre del cinema del secondo dopoguerra. Nel 1951, il coup de foudre per il mondo della moda fu così prorompente che dopo qualche anno lasciò la laguna e si trasferì a Milano consegnando il suo archivio fotografico all’agenzia veneziana Cameraphoto. Diventato famoso, fotografò gli abiti delle più ricercate griffe italiane: Biki, Fontana, Pucci. Uomo dal carattere irrequieto, stancatosi del mondo superficiale dell’haute couture, diventò inviato speciale del settimanale Oggi.

LE FOTOGRAFIE. Il dialogo tra gli abiti, i tessuti, le colonne, gli archi, i ponti, i riflessi dei canali, crea immagini di eccezionale eleganza. La mano posata sul cappello, il bicchiere portato alle labbra, le gambe accavallate con civettuola femminilità sugli imbarcaderi di legno, sulle gradinate delle chiese, sulle terrazze prospicienti il Bacino di San Marco, sono pose valorizzate dal professionale lavoro delle indossatrici e dalla precisa tecnica fotografica di Jarach.

Ovviamente si tratta d’immagini in bianco e nero ma non per questo prive di un cromatismo che si sbizzarrisce tra i pallori dei volti, i grigi delle architetture, gli scuri dei tailleur e delle gondole, il biancore delle perle al collo, le ombre proiettate sui muri. Nel mentre gli abiti di Dior esaltano le sinuosità femminili sottolineando i vitini di vespa, l’ovale dei fianchi, le spalle tondeggianti, le caviglie infiocchettate dai lacci delle scarpe; le foto di Jarach esaltano i tagli, le geometrie, la composta bellezza delle modelle sugli sfondi veneziani. Un’esposizione raffinatissima molto apprezzata sia dal pubblico femminile che maschile.
LE BAL ORIENTAL. La mostra non si conclude nelle sale di Villa Pisani ma prosegue in un padiglione del parco dove sono esposti gli scatti dell’evento più mondano tenutosi a Venezia nel 1951, ossia il ballo mascherato offerto dal ricchissimo messicano Don Carlos de Beistegui che nel suo Palazzo Labia invitò mille personaggi famosi da tutto il mondo.
Intramontabili eleganze. Dior a Venezia nell’archivio di Cameraphoto
A cura di Luca del Prete e Vittorio Pavan
Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra – fino al 3 novembre
Orari: 9.00 – 20.00
Dal 1° ottobre al 3 novembre: 9.00 – 17.00
Chiuso lunedì.
Ingresso: intero € 10,00; ridotto € 4,50