A Bellagio in mostra 35 acquerelli del Premio Nobel Hermann Hesse

“Non sarei giunto così lontano come scrittore senza la pittura”.
Hermann Hesse amava il lago di Como, lo frequentava e gli dedicò anche una poesia.
Ora Bellagio, splendidamente affacciato sul Lario, rende omaggio al suo illustre ospite con una mostra che espone 35 acquerelli prestati dalla nipote Eva Hesse.
Le immagini mostrano paesaggi con case e alberi espressi in disegni semplificati, elementari vedute colorate che, seppur derivate da un movente reale, manifestano un’atmosfera metafisica dovuta al silenzioso abbandono. Nessuna presenza umana compromette la perfetta solitudine di case, orti, colline, cieli, resi immateriali dall’incorporeità dell’acquerello al quale si deve la capacità di suggerire più che ostentare. L’insieme è il poetico racconto di una natura amata, percorsa, descritta in punta di pennello con sofferto rimpianto, dipinta quando, già malato di leucemia, lo scrittore tedesco aveva rinunciato alle lunghe passeggiate e alla pittura en plein air, acquerelli pertanto frutto di ricordi e personali riflessioni.
Si alternano ai dipinti pannelli riportanti brani di Hermann Hesse riferiti all’arte e foto storiche dello scrittore e di ambienti a lui familiari.
“Dalla tristezza che spesso diventò insopportabile, trovai una via d’uscita per me cominciando a disegnare e a dipingere. Per me è un nuovo immergersi nel consolamento dell’arte, che lo scrivere non mi dava quasi più”. “Potrete rilevare che fra la mia pittura e la mia scrittura non ci sono discrepanze, che anche qui io vado inseguendo non la verità naturalistica, bensì quella poetica”. (Hermann Hesse)
Bellagio (Lago di Como) Torre delle Arti fino al 2 giugno.
Cinzia Albertoni
14 maggio 2013