Elena Lucrezia Cornaro Piscapia, la prima donna laureata al mondo

Alla base dello Scalone Cornaro che sale al loggiato superiore del Palazzo del Bo, storica sede dell’Università di Padova, si trova la statua settecentesca di Elena Lucrezia Cornaro Piscapia, laureatasi in filosofia il 25 giugno 1678.
Era nata a Venezia nel 1646 e nella sua città natale compì gli studi, trasferendosi a Padova solo dopo la laurea. L’iter universitario non le fu facile: in quanto donna le fu impedito, per un veto del vescovo Gregorio Barbarigo, di iscriversi alla prescelta facoltà di teologia e le fu concesso di frequentare quella di filosofia.
Per l’obiettivo raggiunto, fu considerata, nel suo ambiente e nella sua epoca, un fenomeno, una donna fuori da quelle regole severe che collocavano il gentil sesso in uno stato di sudditanza intellettuale. La sua applicazione agli studi era così zelante da far sbigottire i suoi precettori, i quali per non lasciarle tempo libero, le aggiunsero maestri di spagnolo, francese, greco, ebraico, aramaico, nonché professori di musica.

Quando a Padova si sparse l’annuncio della sua laurea, dame, cavalieri, autorità civili e religiose nonché frotte di curiosi, accorsero nella cattedrale dove, facendosi largo tra la gran calca, la ragazza fu introdotta frastornata e impaurita. La notizia del diploma femminile si propagò velocemente non solo nei territori della Repubblica Serenissima ma in tutta Europa, tanto che molti viaggiatori raggiungevano la città di Padova allo scopo di farle visita.
La salute cagionevole, le fatiche dello studio e le privazioni ascetiche alle quali si sottoponeva da oblata benedettina, la rinchiusero in uno stato di malattia che la consumò fino alla morte avvenuta il 26 luglio 1684, a soli 38 anni. Dopo la sua scomparsa, il padre orgogliosissimo le fece erigere un monumento funebre nella Basilica di San Antonio di Padova che venne demolito nel 1727. Dell’opera grandiosa si salvò la statua che fu trasferita nell’università patavina nel 1773 come dono della nobile Caterina Dolfin.
Così, l’immagine marmorea di Elena Lucrezia Cornaro Piscapia trova ancor oggi giusta collocazione all’interno del Palazzo del Bo, non solo come omaggio alla prima donna laureata al mondo ma come simbolo dell’emancipazione femminile.
Curiosità
L’Università di Padova ebbe inizio da un esodo di studenti e professori dall’Università di Bologna nel 1222. Il nome di Palazzo del Bo, sua storica sede, deriva da Hospitium Bovis, una famosa locanda che si trovava nelle vicinanze di Via dei Macellai, la Contrada Bechariarum, dove si vendevano carni bovine e che l’università acquistò nel 1493. Nell’inventario allegato al contratto d’affitto del 1399 si annotano 36 locali tra camere, cucine, stalle, luoghi per la servitù, il tutto protetto da mura merlate, cortili, logge e torri.
In questo ateneo veneto insegnarono l’anatomista più famoso del Cinquecento: Gabriele Falloppio, il fisico Galileo Galilei e qui nel 1503 si laureò in diritto canonico l’astrologo polacco Niccolò Copernico.
All’interno della parte storica si conserva il Teatro Anatomico inaugurato nel 1595, il primo teatro stabile dedicato alle dissezioni didattiche costruito al mondo.