Ritrovata Ylenia Carrisi: è viva e stà in Arizona

di Roberto Mattei
Lo scoop arriva dal settimanale tedesco Freizeit Revue che nel corso di un’intervista rilasciata al capo della polizia di New Orleans, sarebbe venuta a conoscenza che la donna si trova in un convento greco-ortodosso di Phoenix in Arizona. Indignatissimo Al Bano secondo il quale si tratta di una notizia speculativa e assolutamente falsa.
«Ilenia Carrisi è viva e sta in Arizona» è la rivelazione sensazionale fatta dal settimanale tedesco “Freizeit Revue” che ha intervistato il capo della polizia di New Orleans, Warren J. Riley. A diffondere la notizia in Italia, oggi, alle 13.25, l’Agenzia di Stampa Adnkronos/Ign, evidenziando che la donna si troverebbe a Sant’Anthony’s, un convento greco-ortodosso di Phoenix in Arizona.
La Carrisi, che oggi avrebbe 41 anni, era innanzitutto una poetessa brillante e una pittrice raffinata anche se, al pubblico, era nota per essere la figlia primogenita di Albano Carrisi e Romina Power e per aver ricoperto il ruolo di Valletta nel telequiz di Mike Bongiorno “La ruota della fortuna”. Una ragazza affascinante, intelligente, riservata e piena di talenti, così appariva Ylenia dall’altra parte dello schermo. L’incontenibile desiderio di sapere e conoscere nonché la voglia di spingersi oltre e di uscire dalla monotonia dei luoghi comuni, aspirazioni insite in ogni giovane, la portarono prima a frequentare il corso di letteratura presso il King’s College London e successivamente a mollare tutto per girare il mondo in compagnia di uno zaino e il suo diario.
Tornò prima in Italia per vendere tutto ciò che possedeva e autofinanziarsi il viaggio, dopodiché parti alla volta del Sud America. Trascorse alcuni mesi in Belize, l’ex Honduras Britannico (America centrale istmica) e il 26 dicembre del 1993 decise di dirigersi in autobus a New Orleans, la città più importante dello Stato della Louisiana, negli Stati Uniti d’America, che sorge sulle rive del fiume Mississipi. Il fratello Yari, nel frattempo, aveva deciso di fargli una sorpresa capitando in visita in corrispondenza delle festività natalizie. Giunse il 27 dicembre 1993 a Hopkins, un piccolo centro balneare del Belize e si mise a cercarla porta a porta, fino a quando venne a sapere che lei era salita il giorno prima su di un bus diretto in Messico. Da quel giorno nessuno dei familiari l’ha più vista.
Nella “Nouvelle-Orleans” – così la chiamano i francesi, visto che la città fu così denominata in onore di Filippo II d’Orleans principe di Francia il 7 maggio 1718 – Ylenia soggiornava presso il “LeDale Hotel” in compagnia di Alexander Masakela, un musicista di strada. La giovane scomparve ufficialmente il 6 gennaio 1994. I primi sospetti caddero sull’uomo, accusato di essere in qualche modo coinvolto nella sparizione dell’amica, ma dopo essere stato arrestato venne rilasciato per assenza di prove. La Carrisi ha fatto perdere misteriosamente le su tracce in circostanze mai chiarite. Il Guardiano dell’Acquario Comunale di New Orleans affermò di aver visto una donna compatibile con la descrizione della ragazza buttarsi nelle acque del fiume Mississipi, ma nonostante ciò il corpo non fu mai ritrovato ne tanto meno è mai stato accertato che si trattasse proprio di Ylenia. La madre ha sempre creduto che la figlia fosse ancora in vita, mentre Albano, come riportato anche nel suo libro autobiografico “E’ la mia vita” ha sempre sostenuto il contrario, convinto del racconto del custode e attribuendo la scomparsa a presunti problemi legati con il mondo degli stupefacenti.
Oggi però una notizia shock potrebbe restituire il sorriso a tutte quelle persone che, come noi, hanno sofferto accanto alla famiglia: «Ylenia Carrisi è viva. Abbiamo nuovi indizi su dove si trovi ma non possiamo fornire ulteriori dettagli, visto che l’indagine è ancora in corso». Sono queste le dichiarazioni rilasciate da Gwen Guggenheim, detective della squadra omicidi del New Orleans Police Departement, alla Freizeit Revue. A mettere gli inquirenti sulla pista giusta sarebbe stata la medium Casia Chayenne che, tuttavia, si sarebbe limitata a confermare le ipotesi del detective di Las Vegas Frank Crescentini, già coinvolto in passato nella vicenda. Pur avendo le mani legate, visto che Ylenia è maggiorenne e non esistono procedimenti penali a suo carico, la polizia ha avviato gli accertamenti del caso e ha contattato il monastero. Stando a quanto riportato dal giornale tedesco, che avrebbe appreso quest’ultima notizia dal centralinista del convento, il sacerdote Padre Samuel, due giorni dopo la telefonata della polizia, una donna avrebbe lasciato in fretta e furia il monastero; era visibilmente turbata e desiderava andare in Asia. Tutta questa storia ha fatto andare Al Bano su tutte le furie, stanco che si continui a speculare su una tragedia familiare. «E’ una bufala maledetta dove non c’è neanche mezza verità. I settimanali tedeschi sono i peggiori, stanno inventando balle, scavi, tombe. Pur di vendere copie si venderebbero l’anima, come è già accaduto con una una televisione spagnola cui ho fatto causa». Insomma, il mistero della scomparsa di Ilenia è ancora aperto ma speriamo che nei prossimi giorni la verità venga finalmente a galla e possa chiarire una volta per sempre i motivi della sua “uscita di scena”.