IL VIZIO DELLA SPERANZA | Gomorra Cinematic Universe
La recensione di Il vizio della speranza
Su Amazon Prime il nuovo lavoro di Edoardo De Angelis, reduce da una pioggia di applausi e sei David di Donatello con lo scorso Indivisibili.
Il vizio della speranza allora potrebbe quasi sembrare uno spin-off del precedente lungometraggio, ambientato sempre in quelle maledettissime zone di Camorra, su un Volturno desolante che, se lo ripercorri a ritroso, arrivi dritto dritto sulle location di Dogman.
Eppure non sembra finire mai il materiale filmabile, non c’è calcinaccio o materasso abbandonato che non paia messo lì per esigenze scenografiche. Quel set è invece verissimo, come autentico è il background di questa Campania grigia, desolata, fredda come il peggiore degli inverni.
Pina Turco dismette i panni di Deborah, la moglie di Ciro in Gomorra – La serie, ed in una suggestiva idea del Gomorra Cinematic Universe, si ritrova a fare da traghettatrice di anime perse. Maria infatti lavora per la malavita locale e si occupa dell’approviggionamento a delle prostitute che, se in dolce attesa, dovranno vendere i propri bambini al mercato nero.
Enzo Avitabile si conferma musicista prediletto di De Angelis e anche questa volta dedica dei motivi sonori ad una storia che ben presto si dimostra essere di redenzione, di necessario appiglio al vizio della speranza.
Una speranza cristologica, di un cattolicesimo esplicito confermato dallo stesso Umberto Contarello – coautore della sceneggiatura assieme al regista – in conferenza stampa. Ma pur sempre una speranza, una miccia che, hai visto mai, ti innesca una rivoluzione.
Ad arricchire il cast le performance di altri due attori presi dalla fortunata serie Sky: quel Massimiliano Rossi che interpretava Zecchinetta e che invece stavolta rappresenta «l’unico umano» del film e Cristina Donadio, la ormai ex Scianel stavolta molto poco Clitennestra e molto più vulnerabile.
Un cast interamente Made in Napoli e dintorni, per rimarcare il vero punto di forza del film: la tendenza alla denuncia di stampo documentaristico. Perché è chiaro, Il vizio della speranza è un film sicuramente meno spettacolare del precedente – ed in ciò è evidente il passaggio di consegne tra Guaglianone e Contarello – ma preserva intatto l’amore per la denuncia sociale tipica di un altro napoletano doc, Francesco Rosi.
Gomorra Cinematic Universe, si diceva. Sì ma molto poco cinematic…
Voto: 7/10
Scheda Tecnica di Il vizio della speranza
TITOLO ORIGINALE: id.
REGIA: Edoardo De Angelis
SCENEGGIATURA: Umberto Cottarello e Edoardo De Angelis
DURATA: 90′
GENERE: drammatico
PAESE: Italia, 2018
CASA DI PRODUZIONE: Medusa Film, Tramp LTD e O’Groove
DISTRIBUZIONE (ITALIA): Medusa Film
FOTOGRAFIA: Ferran Paredes Rubio
MUSICHE: Enzo Avitabile
MONTAGGIO: Chiara Griziotti
CAST: Pina Turco, Massimiliano Rossi, Marina Confalone, Cristina Donadio, Odette Gomis, Juliet Esey Joseph