TONYA | GIOIA E DOLORE SUL VOLTO DI MARGOT ROBBIE

Seduta ad un tavolo, mentre fuma e guarda fissa la telecamera ed il suo intervistatore con aria di sfida, Tonya Harding inizia a raccontare la sua storia. Demolita fin da subito la quarta parete, lo spettatore si ritrova davanti ad una donna piena di risentimento, rabbia, rassegnazione e pur non conoscendo tutta la storia ha già un’idea di come andrà a finire.
Si torna indietro di quaranta anni, quando una dolce e bionda bambina di quattro anni viene portata sulla pista da pattinaggio da una cinica madre che la convince che sia l’unica cosa che sa e che può fare nella vita. Ed in parte ha ragione, perché quello è solo l’inizio della breve ma intensa carriera della prima pattinatrice americana ad aver effettuato un triplo axel in una competizione, vincitrice dei campionati nazionali nel 1991, giovane promessa alle Olimpiadi, e poi protagonista di uno dei più grandi scandali nella storia dello sport americano.
Tonya e gli altri protagonisti della vicenda si raccontano senza filtri tornando indietro nel tempo, per ricostruire da diversi punti di vista le dinamiche del misterioso evento che fece radiare la Harding dalla federazione sportiva a soli ventitré anni.
Un padre che la abbandona durante la sua infanzia, una madre (la perfetta e glaciale Allison Janney) priva di qualsiasi sentimento d’amore, di compassione, priva di empatia, sempre pronta a mortificarla, un fidanzato che le dimostra il suo amore in nome della possessione e della violenza fisica e psicologica, contribuiscono a costruire intorno a Tonya una vita dalla quale vorrebbe fuggire ma alla quale rimane aggrappata e della quale si nutre, per trasformare la sua rabbia in grinta, potenza e resistenza fisica.
Il bel lavoro di Craig Gillespie ha tutte le caratteristiche per essere il solito film biografico, che ridona la gloria ad un personaggio del passato, che davanti a sé ha visto fuggire una breve ed effimera notorietà. In realtà assistiamo ad una riuscita black comedy alla Fratelli Coen, nella quale la violenza diventa quasi normale e divertente, la figura sgraziata di Tonya è magnetica, rivoluzionaria, travolgente e la telecamera non fa altro che inseguirla sulla pista, nella vita, in casa, in una corsa fenetica senza fine accompagnata da una colonna sonora che ha il merito di supportare al massimo la potenza emotiva di ogni scena.
Margot Robbie perde un po’ della sua dolce bellezza, ma il suo fisico descrive al meglio il continuo dualismo tra l’armonia e la formalità estetica richiesta dal pattinaggio e la sua passione, la sua grinta e la sua rabbia scevre di ogni finzione.
Nonostante alcuni eccessi nella ricerca a volte forzata della risata e nell’esaltare l’idiozia di alcuni personaggi, Tonya è sorretto da una Margot Robbie capace di far provare qualunque emozione contrastante del suo personaggio. Ed il primo piano con il volto segnato nel contempo da un sorriso obbligato e dalle lacrime per il dolore di una difficile vita, ne è l’esempio.
Voto 7/10
Dati tecnici di TONYA
TITOLO: TONYA
TITOLO ORIGINALE: I, Tonya
USCITA: 29 Marzo 2018
DURATA: 121’
GENERE: Drammatico – Biografico – Commedia
REGIA: Craig Gillespie
SCENEGGIATURA: Steven Rogers
PAESE: Stati Uniti d’America
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
FOTOGRAFIA: Nicolas Karakatsanis
Prodotto da Bryan Unkeless, Steven Rogers, Margot Robbie, Tom Ackerley
CAST: Margot Robbie, Sebastian Stan, Allison Janney, Julianne Nicholson