#Goldfish, la serie web che fa parlare di cyberbullismo al Giffoni Film Festival

Si chiama #Goldfish ed è la nuova serie web, scritta e diretta da Giacomo Arrigoni, interpretata da Sofia Panizzi e prodotta da 102Distribution e Zerostories, che a partire dal prossimi autunno sarà on line diffusa da Dplay, la piattaforma OTT gratuita del gruppo Discovery Italia. Una serie che racconta con estremo realismo il rapporto tra teenager e social network, attraverso i canoni di una storia in cui si fondono i generi del thriller e dello school-movie, ma con lo story-telling tipico del mondo del web e dei giovani a cui è rivolta. E’ stata presentata ieri ufficialmente alla 47esima edizione del Giffoni Film Festival.
Il regista Giacomo Arrigoni e la protagonista Sofia Panizzi (I Cesaroni, Che dio ci aiuti, Come fai sbagli) hanno partecipato ad un Talk con i ragazzi del Festival dedicato proprio al cyberbullismo. Abbiamo chiesto al regista come è nato questo importante progetto e il perché della scelta di una serie web:
“Amo lavorare al livello cinematografico, ma il web era la piattaforma perfetta per questo progetto. #Goldfish nasce come serie web proprio perché radicata nel linguaggio e nell’immaginario dei nativi digitali, ragazzi nati e cresciuti con la capacità di gestire contenuti e mondi legati ai social network. Questa realtà diventa parte della storia attraverso l’integrazione di segmenti audiovisivi come chat, foto, video boomerang, messaggi vocali. La storia nasce dalla lettura di tanti episodi di cronaca drammatici e traumatici. Le storie vere capitate ai ragazzi si innestano in questa storia di finzione che ha dei tratti thriller in cui c’è un enigma che pulsa al centro del racconto.
Cosa pensi dei social network e della deriva che questi prendono nel ciberbullismo?
Credo che il cyberbullismo nasca da un abuso di questi strumenti offerti dal web, che in se stessi sono solo appunto degli strumenti, ma manca soprattutto tra i più giovani la consapevolezza di quali possono essere le conseguenze virali del mettere on line una foto o un video personali o altrui. Conseguenze virtuali che rischiano di rovinare la vita reale prima ancora di potersene rendere conto. La serie intende mostrare ai ragazzi ciò che potrebbe accadere quando questi contenuti sfuggono al nostro controllo, ma senza demonizzare i social network. Al contrario nella serie i social diventano una possibile via di fuga dal cybergbullismo, cioè uno strumento per comunicare con amici, compagni e professori che usano lo stesso strumento.
Come mai la scelta di questo titolo?
#Goldfish in inglese significa pesce rosso. Nella serie ci sono questi due pesci rossi che vivono in una boccia sopra la cattedra del professore nella scuola dove si svolge la maggior parte delle scene. Rappresentano un po’ i ragazzi protagonisti, ma anche ormai tutti noi che viviamo come chiusi in questo acquario del web, spesso attaccati ai nostri telefoni e abbiamo questo filtro che ci separa dalla realtà.
Sofia Panizzi interpreta la protagonista della serie a lei che vive questa realtà in prima persona abbiamo chiesto come ha vissuto questa esperienza.
Quando Giacomo mi ha parlato di questo progetto mi sono subito resa conto della sua originalità. In particolare mi ha colpito il fatto che, mentre in altre serie il linguaggio e la storia vengono rappresentati in modo edulcorato, qui invece si vede in modo molto realistico la realtà che noi teenager viviamo tutti i giorni attraverso l’uso dei social”.
Cosa ne pensi del di questo Festival cosa particolare?
Qui al Giffoni Film Festival mi sento come Alice nel paese delle meraviglie. Seguivo il Giffoni da un po’ di anni ma fino a quando non sono arrivata qui non avevo davvero capito quanto fosse forte il legame che si viene a creare con i ragazzi e trovo che sia un modo meraviglioso per avvicinare i ragazzi al cinema e in particolare al cinema di un certo livello”
La serie web, le cui riprese si sono da poco concluse a Roma, è composta da 8 episodi da 10 minuti ciascuno ed andrà in onda in unico blocco.