BERLINALE 2017 | Un menù eccellente con The dinner e Trainspotting

Berlino – Da Richard Gere a Trainspotting, ieri sera il pubblico del Festival del Cinema di Berlino ha avuto il piacere di assistere alle proiezioni di due grandi film: The dinner di Oren Moverman e T2: Trainspotting di Danny Boyle. Così sul tedesco red carpet del Berlinale Palast hanno sfilato Richard Gere, Laura Linney e Steve Coogan per il primo e Danny Boyle, Jonny Lee Miller e Ewen Bremner per il secondo.
Dopo una prima giornata un po’ dimessa la Berlinale 2017 nella sua seconda serata ha stupito i suoi spettatori con la proiezione di due pellicole d’eccezione. Grande assente della giornata Ewan McGregor che non ha preso parte alla presentazione di questo secondo capitolo di Trainspotting né in Italia né al Festival berlinese, ma la presenza di Richard Gere ha egregiamente colmato il vuoto lasciato dal collega scozzese.
L’attore statunitense ha presentato un film che colpisce per le sue notevoli sfumature di colore. The dinner alterna ad una sceneggiatura molto teatrale un racconto drammatico, una parte di thriller e una commedia ironica. Dialoghi ed emozioni si susseguono come in un movimento musicale fatto di tempi vivaci, poi gravi, lenti e poi veloci. E’ il terzo film tratto dall’omonimo romanzo del 2009 dello scrittore olandese Herman Koch, La cena. Il soggetto, dopo aver trovato un primo adattamento cinematografico in un film di Menno Meyjes, nel 2014 era stato proposto in Italia dal regista Ivano De Matteo in un film dal titolo I nostri ragazzi, interpretato da Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e Barbora Bobuľová.
Tuttavia Moverman ha tenuto a sottolineare che il suo film si ispira semplicemente al romanzo e alle emozioni che esso gli ha suscitato.
“L’idea – ha detto il regista- era quella di seguire il libro e raccontare ciò che sono i personaggi”.
La storia passa dall’Europa agli Stati Uniti e si aggiorna anche rispetto all’uso delle nuove tecnologie come Youtube che gioca un ruolo importante nella vicenda. L’idea di partenza è sempre la stessa: due fratelli Paul Lohman (Steve Coogan) e Stan Lohman (Richard Gere) legati tra loro da una relazione profondamente conflittuale si incontrano con le proprie mogli, Claire (Laura Linney) e Katelyn (Rebecca Hall), per una cena in un ristorante estremamente esclusivo e di grande lusso.
Lungo il corso della cena dietro all’atmosfera iniziale che si aggira tra ironia e sfarzosa eleganza si nasconde un segreto orribile che riguarda i giovani figli delle coppie e che fa riaffiorare vecchie ferite dolorose mai rimarginate nel rapporto tra i due fratelli. Un film scandito dalle presentazioni di gustose ed elaborate portate e che descrive e riflette sulle relazioni familiari, sulla moderna società americana e sul suo peccato originale in modo quasi tragico ed esasperato, ma appassionante.
The dinner è soprattutto un film che guarda i personaggi da diverse prospettive, sociale, storica e personale. Moverman crea una storia che turba e attrae al tempo stesso fino alla fine del film. Pur restando vivo il fascino dell’interpretazione profonda di Richard Gere, questa volta però è Steve Coogan a lasciare il segno. L’attore britannico dà una grande prova presentando un personaggio complesso e ricchissimo di sfaccettature, sarcastico, sensibile, tragico e folle al tempo stesso.
“Nel film -ha detto Coogan- ci sono molti dialoghi e parole e il rischio era quello di risultare statico; la sfida è stata quella di riuscire a renderlo dinamico”.
Intanto per Trainspotting il cast in conferenza stampa è concorde nell’affermare che non si tratta affatto di un sequel del primo film divenuto ormai un cult.
“Non è un film politico e nemmeno un film sociale -ha detto il regista Danny Boyle-, è un film sul tempo che è passato e sugli effetti che ha lasciato sui personaggi della storia. Anche il famoso motto ‘choose life’ questa volta suona più come una confessione del protagonista”.