The Fabelmans, snobbato agli Oscar ’23

The Fabelmans, snobbato agli Oscar ’23
Nessun premio per il film
La notte degli Oscar ’23 non ha incoraggiato i film più tradizionali come The Fabelmans, Gli Spiriti dell’Isola, Elvis e Tàr, i quali sono usciti senza nessun riconoscimento dalla cerimonia nonostante avessero accumulato tantissime nomination.
The Fabelmans di Steven Spielberg è la prima opera biografica dell’autore.
Una storia ben raccontata, come è tipico di Spielberg, che colpisce per la sua semplicità di narrazione e al tempo stesso complessità delle relazioni descritte.
Il rapporto di Sammy, il protagonista che interpreta il giovane regista, con la sua famiglia è contraddittorio e ricco di difficoltà, ma non banalizza mai la realtà.
Oltre alle peculiarità più positive dei familiari, in particolare dei genitori, ci vengono mostrate le loro fragilità e il modo in cui queste influiscono nella crescita di Sammy.
Attraverso l’autoanalisi emotiva dell’autore possiamo leggere il film ed interpretarlo con la giusta chiave di lettura.
Gli Oscar hanno, però, snobbato questo film, preferendone altri più innovativi e fuori dagli schemi, come Everything Everywhere All At Once oppure The Whale.

Per Spielberg il cinema come catarsi
Oltre alla sfera affettiva, c’è un altro rapporto fondamentale che viene affrontato in The Fabelmans ed è quello che Spielberg ha con il cinema.
Attraverso il percorso di crescita di Sammy ci viene mostrata la potenza del cinema come mezzo capace di incarnare i propri sogni ma soprattutto in grado di manipolare la realtà.
Un concetto molto caro a Fellini, e a Sorrentino poi, secondo cui il cinema diventa una questione di sguardo, di prospettiva, di orizzonte: solo lo sguardo dell’autore è in grado di rendere unica un’opera.
L’arte del saper raccontare attraverso le immagini e i dialoghi permette al regista di dare vita ad un film di formazione, molto personale.
La storia è accessibile ad un vasto pubblico, chiunque ci si può relazionare, senza mai diventare noiosa o stucchevole.

Con una regia straordinariamente raffinata che non si autocompiace ma si concede allo spettatore in maniera naturale.
The Fabelmans ci esorta ad inseguire le nostre passioni, senza avere paura, perché solo rischiando si può essere felici ed ottenere grandi soddisfazioni.
“Quando l’orizzonte è nel mezzo fa schifo” consiglia il noto regista John Ford a Sammy sul finale, dove per orizzonte intende l’elemento fondante di una storia. E sarà proprio ciò di cui farà tesoro Spielberg nella sua filmografia, focalizzando sempre l’attenzione sull’originalità della sua narrazione.
The Fabelmans, snobbato agli Oscar ’23