Licorice pizza: un sussulto di inaspettata dolcezza

Alana: “Non chiamarmi continuamente. Non siamo fidanzato e fidanzata. Siamo…lo sai”
Gary: “Lo so”
Licorice pizza: un sussulto di inaspettata dolcezza
Intro

Se dovessimo definire Licorice Pizza in poche parole potremmo dire che parla dell’amore quello puro e lo descrive con un’attenta ricerca estetica dei colori.
Paul Thomas Anderson si dedica ad un film intimo e spontaneo, che indaga tutte le insicurezze e le trepidazioni dei primi flirt adolescenziali.
Un regista affermato e due giovani promesse della recitazione (Alana Haim e Cooper Hoffman) danno vita a un film ironico e sognante. Graduale ma non lento, profondo ma leggiadro.
Anderson ha diretto pellicole di successo come Il petroliere e The master, ma è a Il filo nascosto che ci viene da pensare quando guardiamo Licorice pizza.
Perché il tema trattato è sempre l’amore, esplorato dall’interno, nelle sue forme più articolate. Ne Il filo nascosto l’anziano stilista si innamora di una giovane cameriera e tra loro nasce un rapporto d’amore possessivo e dipendente; mentre in quest’ultimo film troviamo due giovani imbranati che muovono i primi passi sul cammino delle emozioni e delle pulsioni amorose.
La purezza di un sentimento
È un gioco d’avventura che vede protagonisti due giovanissimi: un adolescente di 15 anni, Gary Valentine, il quale si invaghisce di Alana Kane, una ragazza di 25 anni, e la corteggia mostrandosi per quello che è davvero.

In un’atmosfera che trasuda disincanto e tenerezza, i due giovani si innamorano e scoprono piano piano tutte le fasi del sentimento. L’entusiasmo, la gelosia, la delusione, l’eccitamento.
Tuttavia non ci sono mai scene erotiche: la carnalità viene descritta nello stesso modo in cui viene vissuta dai personaggi, con acerba delicatezza.
Alana è ovviamente titubante nei confronti di Gary perché è molto più piccolo di lei, ma continua a stargli vicino e a coltivare un affetto smisurato per lui.
Gary, dal canto suo, non demorde e accetta pazientemente la condizione di amicizia, pur di vedere la sua amata e di starle accanto.
Ma la consapevolezza del sentimento arriva piano piano, tra la frenetica ricerca di fortuna nel mondo lavorativo di Alana e l’avventatezza nel creare business innovativi di Gary.
I due si ritrovano uniti in tutti i momenti salienti della loro formazione personale e sarà proprio questo aspetto a legarli indissolubilmente l’un l’altra.
Nostalgicamente dolce
Ad un certo punto vediamo i due cimentarsi nella folle impresa di vendere i letti ad acqua, ma questo ha un riferimento reale per il regista che riferisce di quanto, negli anni Settanta, fossero un segno distintivo di presunto benessere e modernità.
Ci troviamo, infatti, nella Los Angeles del 1973, una città coloratissima e piena di opportunità, che Anderson ci riporta con grande vividezza e nostalgia, ricordando in maniera nostalgica i momenti legati alla sua adolescenza. Ricordandone la musica, il vestiario, le sale da ballo, i marchi in voga.

La malinconia e l’umorismo si intrecciano spesso nel film, dando modo allo spettatore di intenerirsi e di sorridere, ma soprattutto di affezionarsi ai giovani protagonisti. Due persone alla ricerca del loro posto nel mondo.
Il titolo non viene mai citato nel film ma fa riferimento al nome di una nota catena di dischi americana del passato, in particolare in California, che si ispira al fatto che i vinili siano di colore nero come la “black licorice” e abbiano la dimensione di una pizza.
L’obiettivo sembra quello di esplorare un tipo diverso e più complesso, rispetto ai canoni di amori adolescenziali che siamo abituati a vedere, di profonda connessione emotiva tra i protagonisti.
In questo amore impacciato possiamo ritrovarci tutti, ma nella poetica della narrazione possiamo solo perderci e goderne pienamente in tutte le sequenze. Un sussulto che arriva dritto al cuore dello spettatore, permettendogli di sognare, ancora o per la prima volta, un sentimento così autentico e privo di sottotesti.
Licorice pizza è un film tenero che il regista dedica a tutti gli autori del cinema sui quali si è formato, ai quali deve qualcosa, quel qualcosa che si ritrova in molti episodi del suo ultimo lavoro.
Una ventata d’aria fresca di una dolcezza inaspettata, ci voleva!
Licorice pizza: un sussulto di inaspettata dolcezza