L’umorismo amaro di Nino Manfredi

Il 22 marzo del 1921 veniva al mondo, precisamente a Castro dei Volsci, Saturnino Manfredi, noto a tutti come Nino. Un nome che ci rievoca la delicatezza e la semplicità di un attore dal talento raffinato.
Manfredi è colui che ha saputo coniugare abilmente la commedia al dramma, riuscendo a far ridere e commuovere il pubblico allo stesso tempo.
Ciò che lo ha consacrato è proprio il suo singolare modo di umanizzare i personaggi che interpreta. Solitamente sono uomini ottimisti, con una dignità e una moralità spiccate, ma che sono destinati a soccombere. Da questo fallimento, però, non ne escono umiliati, perché le loro doti di amara ironia, sono in grado di sovrastare il prepotente aguzzino.

Nino Manfredi è molto amato dal pubblico, di lui si ricordano i memorabili film che l’hanno reso protagonista, insieme a Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e Alberto Sordi, della commedia all’italiana negli anni Sessanta.
A 25 anni esordisce al Piccolo Teatro di Roma nella compagnia di Vittorio Gassman e recita i classici, da Shakespeare a Pirandello.
Ma il successo arriva alla fine degli anni Cinquanta con un vasto ventaglio di personaggi, tutti inclini ai vizi e alle virtù dell’Italia del boom: dal grottesco ubriacone di Brutti, sporchi e cattivi (1976) al noioso burocrate de L’impiegato (1959), passando per il pubblicitario imbroglione di Io la conoscevo bene (1965), fino al memorabile Barista di Ceccano che rimane nella storia della tv con la battuta ciociara “E fusse ca fusse la vorta bbona”.

In qualità di attore ha conquistato cinque Nastri d’Argento e cinque David di Donatello.
Per l’interpretazione di Giacinto Mazzatella in Brutti, sporchi e cattivi la critica del Festival di Cannes ha riconosciuto la grande interpretazione di Nino Manfredi, sottolineando che ha saputo delineare il personaggio “con straordinaria misura e sottigliezza“.
Manfredi è un interprete versatile e icastico, oltre ad essere stato un attore, un regista, un comico, un doppiatore e uno sceneggiatore, si è esibito anche come cantante: nel 1970 la sua versione del classico di Ettore Petrolini Tanto pe’ cantà diviene un successo senza tempo, raggiungendo le prime posizioni della Hit Parade.
Sul piccolo schermo ha un trionfo inaspettato con la serie Linda e il Brigadiere (1997 -2000) nella quale veste i panni del brigadiere Nino Fogliani che, pur essendo in pensione, non riesce a staccarsi dalla sua professione e ad aiutare la figlia (Claudia Koll) a risolvere intricati casi polizieschi.
Insomma, Nino era uno del popolo, i suoi ruoli non degeneravano mai nello stereotipo, ma nella parte dell’uomo fiero, che pur ricevendo colpi bassi dalla vita riesce sempre ad uscirne con un sorriso amaro. Il suo istinto di cogliere gli aspetti più intimi dell’essere umano lo hanno fatto entrare nel cuore di milioni di italiani che ancora oggi lo considerano uno dei migliori attori della storia del nostro cinema.

I film imperdibili, che hanno come interprete Nino Manfredi, sono:











