QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO | Diritti civili e scacchi: due battaglie parallele

Tanti sono i film in cui la strada per la salvezza ed il successo passa attraverso lo sport, ma se per una volta si parlasse di scacchi? Già, perché il protagonista di Qualcosa di meraviglioso è il giovane Fahim, emigrato dal Bangladesh col padre per cercare una nuova vita ed inseguire un sogno. A parte il titolo italiano eccessivamente natalizio, il film diretto da Pierre-François Martin-Laval racconta una storia vera, tratta dal libro autobiografico scritto proprio da quel ragazzo passato dall’essere un sans-papier col rischio espulsione fino a diventare un campione nazionale.
Fuggiti in fretta e furia dal paese natio, Fahim e suo padre arrivano in Francia senza conoscere la lingua e senza alcun posto dove stare. Riescono a trovare fortunatamente un alloggio in un centro accoglienza, e da lì iniziano la ricerca per una buona scuola di scacchi. Fahim incontra così Sylvain (interpretato dal sempre istrionico Gérard Depardieu), un burbero omaccione che dopo aver abbandonato la carriera di giocatore professionista si è dedicato all’insegnamento del gioco. Tra tutti i suoi allievi è chiaramente il giovane immigrato a spiccare per brillantezza e doti, benché la sua giovane età e la sua precaria condizione sociale gli impediscano troppe volte di arrivare alla vittoria. Nella corsa contro il tempo per evitare di essere espulso dal paese, Fahim dovrà fare i conti con la cattiveria delle persone e la noncuranza della burocrazia, ma potrà contare sulle spalle forti e grandi di suo padre e dei suoi nuovi amici.
Qualcosa di meraviglioso non è sicuramente un film che brilla per originalità o per entusiasmanti sviluppi narrativi. È una storia esemplare e a lieto fine, forse un po’ quello che ci si aspetta da un film natalizio. Tuttavia, nel racconto della vita del piccolo Fahim c’è qualcosa di speciale, che illumina lo schermo di fronte agli occhi dello spettatore. In un periodo storico come il nostro, troppo spesso colmo d’odio, violenza ed inciviltà, è sempre bene ricordare quanto i piccoli gesti donino significato alla vita. E poi c’è Gérard Depardieu, che indossa il ruolo del maestro di vita sconfitto ma mai sottomesso alle avversità della vita con una naturalezza impressionante, a dimostrare ancora una volta (se ce ne fosse stato bisogno) la caratura di un vero attore. Adatto ad un pubblico di inguaribili sognatori, a chi non perde mai il sorriso neanche quando la luce si fa più fioca.
VOTO 6,5
Scheda tecnica di Qualcosa di meraviglioso
TITOLO: Qualcosa di meraviglioso
TITOLO ORIGINALE: Fahim
REGIA: Pierre-François Martin-Laval
SOGGETTO: Fahim Mohammad, Sophie Le Callennes, Xavier Parmentier (romanzo)
SCENEGGIATURA: Pierre-François Martin-Laval, Philippe Elno, Thibault Vanhulle
DATA DI USCITA: 5 dicembre 2019
DURATA: 107 minuti
GENERE: drammatico, biografico
PAESE: Francia, 2019
CASA DI PRODUZIONE: Waiting for Cinéma
DISTRIBUZIONE (ITALIA): BiM Distribuzione
FOTOGRAFIA: Regis Blondeau
MONTAGGIO: Reynald Bertrand
MUSICHE: Pascal Lengagne
CAST: Gérard Depardieu, Ahmed Assad, Isabelle Nanty, Pierre-François Martin-Laval, Pierre Gommé, Didier Flamand