L’UFFICIALE E LA SPIA | La recensione del film di Roman Polanski

La recensione di L’ufficiale e la spia
Sembra passata un’eternità da quando Lucrecia Martel, presidente di giuria alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, in barba al ruolo ricoperto, si scagliava contro Polanski ed il suo L’ufficiale e la spia. Il motivo era il medesimo, come per ogni film in uscita firmato dal regista polacco, ovvero le accuse di stupro risalenti oramai a circa un quarantennio fa.
Erano davvero giorni torridi, quelli di fine agosto a Venezia. Eppure, allora come in questo uggioso novembre, la sensazione avuta nel rivedere il film durante la presentazione stampa del teatro Eliseo è che – al netto delle chiacchiere – Polanski abbia realizzato uno dei suoi lavori migliori.
La vicenda è di quelle che si studia sui banchi di scuola, l’affaire Dreyfus. E ad un certo punto della vicenda, quando sullo schermo riecheggiano le famose parole di Emile Zola, il J’accuse indirizzato a tutti gli ufficiali ed ai militari francesi per aver radiato Dreyfus con l’accusa di essere una spia tedesca, una voce fuori campo strilla «A morte Zola l’italiano!» (il padre era un ingegnere veneziano, per anni al servizio della Serenissima).
All’antisemitismo intrinseco della vicenda si aggiunge allora una xenofobia trasversale, che viaggia sui binari della storia e macchia i valori europei dal XIX secolo sino ad oggi. Perché la lungimiranza de L’ufficiale e la spia sta tutta qui, nell’aver saputo riprendere un accadimento di oltre un secolo fa e renderlo incredibilmente attuale, adattabile al contemporaneo.
A vestire i panni dei due protagonisti, Dreyfus ed il colonnello Picquart, due eccezionali Louis Garrel e Jean Dujardin, mai davvero irrigiditi dalla complessità di un film in costume.
Nonostante le polemiche, aumentate con l’uscita in Francia del film e l’invito di un ministro francese a boicottarlo in sala, la risposta degli spettatori d’Oltralpe è stata davvero incoraggiante, facendo diventare L’ufficiale e la spia un caso anche al box office.
Quale sarà allora il destino di quest’opera in un Paese come il nostro, da sempre allergico ai lungometraggi storici e, mai come oggi, drammaticamente succube delle (pseudo)verità propagandate? Ci farebbe un gran bene concederci due ore per vedere L’ufficiale e la spia di Roman Polanski…
Voto: 9/10
Scheda Tecnica di L’ufficiale e la spia
TITOLO ORIGINALE: J’accuse
REGIA: Roman Polanski
SOGGETTO: Robert Harris (romanzo)
SCENEGGIATURA: Robert Harris e Roman Polanski
DATA DI USCITA: 21 novembre 2019
DURATA: 126′
GENERE: drammatico, storico
PAESE: Italia,Francia 2019
CASA DI PRODUZIONE: Canal+, Eliseo Cinema, France 2
DISTRIBUZIONE (ITALIA): 01 Distribution
FOTOGRAFIA: Pawel Edelman
MONTAGGIO: Hervé de Luze
MUSICHE: Alexandre Desplat
CAST:Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner, Mathieu Amalric, Melvil Poupaud, Damien Bonnard, Denis Podalydès, Vincent Grass, Grégory Gadebois, Wladimir Yordanoff, Didier Sandre