ANIMALI FANTASTICI – I CRIMINI DI GRINDELWALD | Per capirci qualcosa

Sequel, prequel e spin off, Animali fantastici – I crimini di Grindelwald è un po’ tutto. Dal 2001 al 2011 la saga di Harry Potter ha portato al cinema un mondo magico parallelo perfettamente inserito e ben nascosto nel mondo reale; con Animali Fantastici J. K. Rowling continua a farci immergere in questa dimensione magica aprendo nuovi scenari della storia, portandoci indietro nel tempo e svelando dettagli su personaggi, vecchi e nuovi, noti e meno noti. E anche per i più esperti della saga ci sono sorprese inaspettate.
Albus Silente, o meglio Albus Percival Wulfric Brian Dumbledore nella versione originale, quando divenne preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, aveva molti più segreti di quanto ci si potesse immaginare. L’ultimo capitolo dei romanzi della saga di Harry Potter ne aveva già svelati molti. Animali fantastici 2 ricompone parti conosciute della storia di un più giovane professor Silente (Jude Law) e aggiunge nuovi dettagli e panorami.
A supporto della nuova serie dei film Animali Fantastici (saranno probabilmente 5 in tutto) non ci sono libri precedentemente editi. Il materiale contenuto nei romanzi della saga di Harry Potter è stato sufficiente per dare sfogo alla creatività e diramare la storia del passato attraverso situazioni ed eventi indubbiamente articolati e sorprendenti.
La storia di Animali Fantastici ha inizio nel 1926, Harry Potter non era ancora nato, ma l’autore di uno dei suoi libri di testo di scuola, Animali Fantastici e dove trovarli, era all’epoca in piena attività. Newt Scamander (Eddie Redmayne), giovane mago con una sconfinata passione e attitudine per le creature magiche, dopo i suoi studi alla scuola di magia e stregoneria britannica, si era recato negli Usa per salvare una delle sue preziose e rare creature. A New York però si trovò suo malgrado coinvolto in un terribile momento di crisi per il mondo magico che si risolse con la cattura da parte del MACUSA (Magico Congresso degli Stati Uniti d’America) di uno dei maghi più temuti e ricercati al mondo, Gellert Grindelwald. In questo secondo capitolo della saga Grindelwald (Johnny Deep) riesce a fuggire dalla detenzione e inizia a radunare i suoi seguaci. Il suo scopo è di riunire insieme i maghi purosangue per governare su tutti gli esseri non-magici in nome di un “bene superiore”.
Il professor Silente conosce bene le intenzioni Grindelwald. I due maghi infatti, dotati di un talento straordinario, in gioventù, durante un periodo particolarmente oscuro della vita di Silente, furono legati da una forte e intensa amicizia che li portò a condividere idee, passioni e progetti fuori dall’ordinario e al limite dell’etico. Nella lontana estate del 1899 il giovane Albus aveva accarezzato sogni di gloria e potere mai più inseguiti, anzi fortemente osteggiati, per il resto della sua vita. Con Grindelwald Silente si convinse a sposare il concetto di un bene superiore che avrebbe potuto portare ordine in un mondo unificato, sia magico che non, governato da maghi purosangue, quindi con sole discendenze magiche, e dotati di un potere eccezionale.
Consapevole delle terribili intenzioni del suo vecchio amico, ma impossibilitato ad intervenire in prima persona, Silente, ora professore di Arti Oscure ad Hogwarts, recluta il suo ex studente, Newt Scamander, nel tentativo di contrastare i piani di Grindelwald. Inizialmente reticente, alla fine Newt accetta di collaborare con Silente.
Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald è diretto da David Yates e tratto da una sceneggiatura originale di J. K. Rowilng. Le premesse e i tanti elementi magici della storia erano già tutti nella saga di Harry Potter, soprattutto nei suoi ultimi capitoli: i segreti dell’oscuro passato del preside Silente e della sua famiglia; il libro di Scamander; lo specchio delle brame, che mostra i sentimenti più tormentati di colui che vi si specchia; la bacchetta di sambuco, la più potente al mondo, che, insieme al mantello dell’invisibilità e alla pietra della risurrezione, costituiva uno dei doni della morte ovvero i tre oggetti magici che se posseduti insieme da un unico mago rendevano quest’ultimo invincibile e immortale.
Ciò che accade in Animali Fantastici è accaduto molto prima che avvenisse l’ascesa, la caduta e il ritorno del temibile Voldemort, ma ne costituisce la premessa storica. J. K. Rowling, creatrice di questo fantastico e sempre più complesso Wizarding World, nella sua immaginazione possiede un quadro completo dell’intera storia del mondo magico sulla base del quale è possibile ampliare panorami e scenari quasi a dismisura. Con i suoi 7 romanzi, 8 film, un’opera teatrale di portata mondiale e la pubblicazione di due dei testi scolastici di Hogwarts, la saga di Harry Potter ha catturato l’attenzione e la passione di spettatori e fan per più di due decenni. Animali Fantastici 2 si inserisce perfettamente e con gusto in questo sorprendente e ricco panorama, ma nella sua struttura, meno autoconclusiva rispetto alle altre produzioni del Wizarding World, costituisce in realtà solo un momento di passaggio di una storia che evidentemente ha ancora molto da raccontare.
Il fascino della magia non manca, ma bisogna riconoscere che seguire gli articolati sviluppi degli intrecci che legano i tanti personaggi tra loro e nell’ampio contesto storico, rende la visione per molti faticosa e la sua conclusine, così aperta, lascia una soddisfazione non pari allo sforzo richiesto per seguire lo svolgimento dell’intero film.