Roma Hortus Vini 2023
Nell’ormai variegato mondo del vino è diventato sempre più difficile rintracciare un evento che non sia solo destinato alla degustazione fine a se stessa. Come i veri cultori sanno, il vino è un universo e in quanto tale, infinite sono le possibilità per goderne. A Roma, nell’incantevole scenario dell’Orto Botanico in Trastevere, si è svolta la quarta edizione del Roma Hortus Vini, Festival dei vitigni autoctoni del Vigneto Italia.
L’evento
Dal pomeriggio fino a notte inoltrata si è potuto passeggiare tra i sentieri dell’Orto Botanico, in un percorso che, snodandosi tra piante secolari, fiori e siepi profumate, ha guidato l’amante del vino in un viaggio immaginario lungo tutto lo stivale. Dal nord della penisola fino alla Sicilia, i banchi d’assaggio, seguendo la geografia del Bel Paese, sono stati disposti per far degustare le meraviglie enologiche d’Italia in un gran tour conoscitivo per esperti e neofiti. Ma la meraviglia questa volta non sta solo nel percorso, anche la meta è importante in questo viaggio. Al termine della passeggiata, infatti, si è giunti nei pressi del Vigneto Italia, una vera e propria biblioteca composta da 155 cultivar di vitigni autoctoni provenienti da ogni regione. Un miracolo dell’enologia che ha permesso, grazie a tecniche di agronomia biodinamica e a basso impatto ecologico, la realizzazione di un unicum che solo la passione e l’amore per la vite di Luca Maroni ha potuto portare a compimento.
Il programma
Non solo vino però, ad allietare le tre serate romane c’è stato un ricco programma di spettacoli. Nei pressi della Fontana dei Tritoni si è svolto il “Francigena in Jazz & Swing” con Gipsy Legacy Project mentre alla Fontana degli undici zampilli, Michele La Ginestra si è esibito nello spettacolo Teatro Di…Vino. Una menzione speciale va di certo fatta all’artista Idà che con le sue bolle ha reso ancor più leggera e piacevole la serata e ha preceduto e introdotto l’evento atteso da tutti: la dégustation sur l’herbe di Luca Maroni.
La dégustation sur l’herbe
Il momento di certo più atteso e incantato, la degustazione sul prato accanto al Vigneto Italia è il perfetto completamento del percorso gusto-olfattivo che un attento cultore può aver fatto, ma se anche così non fosse e ci trovassimo per la prima volta a una degustazione, essere svezzati dalle parole di Luca Maroni è un onore da ricordare. Ideatore del progetto Vigneto Italia, analista sensoriale di fama internazionale, è uno dei maggiori esperti italiani di vino ed anche scrittore di una delle guide sul vino più autorevoli d’Italia: I Migliori Vini Italiani. Sua, dunque, la selezione dei vini che sono stati serviti e degustati, per poi essere interpretati e narrati con parole sapienti e mai ampollose. Dal prosecco Bacio della Luna si è passati al Manti, chardonnay di Tenuta Ronci, di seguito Auà, pecorino d’Abruzzo, per poi passare ai rossi che hanno colpito per complessità e finezza. Dal Merum di cantina Bellicoso, barbera di notevole rotondità, al Sancti Blasii di Colline S. Biagio, un Carmignano DOCG che, a nostro dire, ha dominato l’esperienza.
Fortunatamente il prossimo incontro è vicino, il 23 e 24 settembre potremo tornare, calici in mano, a passeggiare per l’orto botanico alla Vendemmiata Romana, la festa dell’uva del Vigneto Italia, noi di certo, non mancheremo.