Giordano (Ugl Matera) sui trasporti lucani: “Serve seria programmazione”
Da anni se ne parla, ma ancora poco o nulla è stato fatto. Matera, nonostante sia stata scelta come capitale Europea della Cultura per il 2019, continua a restare l’unico capoluogo di provincia d’Europa senza collegamenti ferroviari nazionali. Numerose e ripetute sono state le denunce che si sono susseguite di recente, tra le quali quella di Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl (Unione Generale del Lavoro) di Matera: “È davvero una storia allucinante quella delle infrastrutture. È necessaria una risposta forte e definitiva del governo regionale e nazionale, che hanno il dovere di assicurare servizi sicuri e degni ai cittadini lucani. Segnaliamo tanto il perdurare quanto l’ulteriore aggravarsi dei disservizi che accompagnano i collegamenti ferroviari di fondamentale importanza per la intera Regione Basilicata. Per non parlare della fascia ionica lucana da sempre penalizzata da un’assenza di ferrovia. Basti pensare che ancora oggi è possibile raggiungere la città di Matera da Roma solamente con il treno che porta a Taranto”.
“E’ chiaro ormai – prosegue il sindacalista – quanto sia importante l’attivazione del collegamento Freccia Rossa Taranto/Roma Stazione Termini con fermata a Metaponto, che favorirebbe il Metapontino e l’Alto Jonio Calabrese, sia per il settore turistico e agricolo che per i residenti. Bastano poche cose e fatte bene. Occorrerebbe rafforzare il collegamento Matera/Bari Palese (aeroporto) in navette bus con più frequenze, con un minimo di sette corse giornaliere. È fuori dubbio che il futuro turistico della Basilicata e, in particolar modo della Provincia di Matera, dipenderà dagli hub aeroportuali di Bari e Brindisi. Come d’altronde necessaria rimane la Pista Mattei per poter ulteriormente rafforzare i collegamenti nazionali. L’allungamento della sua pista, infatti, consentirebbe l’atterraggio dei voli charter e risponderebbe positivamente alle necessità del mercato turistico del Metapontino-Alto Jonio Calabrese. Vanno date risposte certe – conclude Giordano – facendo subito una seria programmazione di poche cose ma realizzabili”.