Un giorno insieme agli Amish e il loro tempo immobile
E’ una domenica mattina di fine luglio. E dopo avere lasciato l’albergo accompagnati dal sole che sorge ci avviamo verso l’Old Order Amish, la più antica comunità Amish degli Stati Uniti, tra Filadelfia e Lancaster, in Pennsylvania. Gli Amish sono una comunità religiosa che risale al movimento anabattista, nata in Svizzera nel Cinquecento e poi emigrata in Pennsylvania a causa di povertà e persecuzioni. Oggi gli Amish vivono in 22 Stati e in Canada. Si tratta di un popolo che vive un tempo immobile e che ha rifiutato di fare entrare nella sua vita le maggiori conquiste della società. Gli Amish hanno una forte identità religiosa, quasi come se ognuno di loro volesse vivere una vita in armonia e totale onestà, senza discutere con Dio. Rappresentano una forte espressione di umiltà e dedicano la propria vita al lavoro nei campi, alla famiglia e al prossimo, quest’ultimo forse un pò troppo trascurato dalla società in cui viviamo noi.
Ad attenderci troviamo un buggy, ovvero una carrozza trainata da due cavalli, il tipico mezzo di trasporto utilizzato dagli Amish. E inizia l’avventura. Tra l’aria fresca e l’odore dell’erba appena tagliata percorriamo la lunga strada di campagna che, quasi come se fosse irreale, corre attraverso piccoli paesi, piccole oasi che ci portano letteralmente in un altro mondo, un altro modo di concepire la vita e l’essere umano. Una campagna che tengono custodita – quasi in modo geloso – lontana dai mali della civilizzazione, da quel mondo dove tutto è diventato ormai una sorta di oppio.
E’ stato come sentirsi lontano, infinitamente lontano, da ogni inquinamento, non solo quello tecnologico. E’ stato come sentirsi liberi e semplici allo stesso tempo condannando l’uso smodato che il mondo fa della tecnologia, diventata il nostro credo quotidiano e, insieme al mercato, la nostra vera religione. Si potrebbe pensare, come molti fanno, che gli Amish vivono una sorta di ritardo di alcuni secoli, ma in realtà vivono lontano da ciò che ha allontanato l’uomo dalla sua natura e vedono nella terra un qualcosa che ha ancora un significato spirituale: è uno stile di vita che tenta di portare avanti, in modo molto cosciente, la bellezza del creato. Gli Amish rifiutano l’elettricità (sostituita da forme alternative come il sole e il vento) e il suo uso smodato, il cellulare, il computer, la televisione, la radio, gli abiti moderni e la violenza, mentre si dedicano alla preghiera, alla pratica del perdono e alla lettura. Hanno un incredibile senso di reciprocità tra di loro e sono molto prudenti su ciò che in qualche modo danneggia l’uomo. La comunità stessa si fonda sul reciproco aiuto. E ciò che affascina di più è l’ampia riflessione che fanno sull’uomo. Come ci spiega la guida, “gli Amish aspirano ad essere nel mondo ma non del mondo”.
La comunità Amish di Lancaster conta circa 50.000 persone e mai come oggi, ci spiegano, ci sono così tanti giovani che decidono di restare nella comunità rifiutando di entrare a fare parte del mondo ormai votato al mercato e al progresso. “Non è tanto una questione di decidere se lasciare o restare, ma è una cosa che ognuno di noi sente dentro e fa, senza pensarci troppo”, ci racconta John Fisher, 69 anni, con la sua lunga barba bianca. Fisher da molti anni si occupa di portare a spasso sui buggy i turisti. Da lunedì a sabato. Perchè la domenica è il giorno da dedicare interamente alla famiglia e ai parenti. “Se devo essere sincero, non ho mai incotrato particolari difficoltà nella mia vita, se non quando devo stare attendo quando ci sono troppe auto in circolazione”, aggiunge scherzando. Gli Amish, al contrario di quanto si potrebbe pensare (e che spesso si pensa) sono persone molto socievoli, aperte al dialogo. Come ci racconta Fisher, “non scattiamo mai fotografie tra di noi, nemmeno durante i matrimoni, perchè vogliamo seguire certe regole, ma capiamo anche che alcune persone, come il sottoscritto, se sono tutti i giorni a contatto con i turisti, devono accettare di farsi fotografare”.
Gli Amish vivono come contadini e artigiani. E anche nel vestire sono un popolo fuori dal tempo. Ogni età per loro ha il suo abito e il suo colore, ci spiega la nostra guida. Viene usato lo stesso vestito per i matrimoni, i funerali e la chiesa. Ma non solo: c’è anche un tipo di cappello particolare per l’uomo, che non porta i baffi ma quando si sposa si fa crescere la barba, e la cuffia per la donna (cuffia nera per le donne nubili e bianca per le donne sposate). Niente bottoni e niente gioielli perchè sono un segno di vanità. E non esistono matrimoni combinati: si sposano molto presto, di solito a 19-20 anni. La guida ci accompagna dentro una casa amish dove si potrebbe quasi dire che regna uno stile minimalista e dove una delle cose che colpisce subito è il fatto che nemmeno un dipinto – o un ritratto – è appeso al muro. Le camere da letto sono molto semplici con mobili di legno e i vestiti semplicemente appesi al muro o in armadi. I bambini vanno a scuola fino a 13 anni e sono in una classe unica. La scuola si fa carico solo parzialmente dell’educazione dei bambini perchè è la famiglia che se ne occupa. Una volta terminati gli studi, i giovani si dedicano ad imparare l’agricoltura, i lavori di casa (per le ragazze) e la carpenteria (per i ragazzi). Gli Amish parliano in casa un dialetto tedesco – detto tedesco della Pennsylvania – a scuola l’Inglese, mentre in chiesa il Tedesco ufficiale.
Gli Amish rappresentano un mondo dentro un mondo, il cui tempo si è fermato e dove i rapporti sociali sono ancora densi di significato. E’ difficile credere che delle persone vivano sul serio in questo modo fino a quando non si è a stretto contatto con loro. Sono un popolo dentro un popolo, lontano dalla dittatura del capitalismo, lontano dagli iPhone, iPad, e da quel mondo di cui siamo schiavi firmato da grandi nomi e marchi che, come si sente spesso dire, hanno rivoluzionato la nostra storia, hanno dato una marcia in più all’uomo miglirando la sua vita (forse) ma che hanno allontano l’essere umano dalla sua essenza, alienandolo sempre di più. Proprio per questo bisogna aprire la mente e vedere negli Amish una realtà, un modello di vita non conforme alle logiche del progresso e del denaro su cui riflettere molto.
di Valentina Cordero (da New York)
8 agosto 2013