Habemus Papam, Jorge Mario Bergoglio e’ Papa Francesco: ”Incominciamo un nuovo cammino insieme, Vescovo e popolo”
Città del Vaticano, la cronaca della seconda giornata di Conclave, dalla fumata nera del mattino all’elezione di Papa Francesco.
Ore 14:02
La prima fumata del secondo giorno di Conclave è stata nera, così come quella di ieri sera. La pioggia è continuata a cadere copiosa su Piazza San Pietro, ma ciò non ha fermato i fedeli che, ombrelli alla mano, numerosi continuano a guardare il comignolo della Cappella Sistina dal quale i 115 Cardinali daranno, prima o poi, il segnale che un nuovo Pontefice è stato eletto.
Dopo la fumata nera di stamani il portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi, ha dichiarato alla stampa: «Viviamo un momento bello e intenso. Sentiamo salire l’emozione e l’attesa. Anche questa mattina tantissimi nella piazza, clima molto sereno».
Padre Lombardi ha poi spiegato che le due fumate nere, arrivate dopo i primi tre scrutini del Conclave, devono considerarsi come un fatto molto normale, segno di nessuna divisione tra i cardinali. I cardinali, ha aggiunto Padre Lombardi, stamani: «sono andati di buon umore e in buona salute al Palazzo Apostolico. Alcuni sono andati a piedi»
La prossima fumata è attesa fra le 19 e le 20. In piazza sono molti gli italiani, così come gli stranieri, con fedeli provenienti da ogni parte del mondo per assistere ad un Conclave chiave per le sorti della Chiesa.
Forte è la presenza del Papa emerito Benedetto XVI, che ora si trova a Castel Gandolfo, i fedeli lo ricordano con preghiere e striscioni come quella apparsa su questo bus (foto a sinistra) che recita: «Grazie Benedetto XVI! Preghiamo con te lo Spirito Santo per il nuovo Papa».
Ore 19:06
È appena arrivata la terza fumata: il Papa è stato eletto. I fedeli urlano di gioia mentre le campane di Piazza San Pietro danno la conferma: il nuovo Pontefice è stato eletto alla quinta votazione.
Il nuovo Papa ha già scelto il suo nome, in questi momenti si trova nella stanza delle lacrime, dove per tradizione potrà piangere per dare sfogo all’emozione e pregare poi, dopo la vestizione si recherà di nuovo nella Cappella Sistina per ricevere la benedizione e il giuramento dagli altri cardinali. Fra pochi minuti quindi ci sarà l’annuncio, l’habemus papam, e si scoprirà chi è il nuovo Pontefice. Dovranno passare almeno dieci minuti in quanto la fumata bianca ne durerà almeno sette.
Il fatto che la nomina del nuovo Papa sia arrivata al quinto scrutinio lascia pensare che si tratti di uno dei favoriti tra cui l’italiano Scola. Intanto la Piazza è esplosa di gioia, fra pochi minuti l’annuncio.
Ore 19:15
La notizia ha fatto subito il giro del Mondo. A Roma tutte le campane delle chiese suonano a festa, il traffico è impazzito, molti i fedeli che piangono di gioia e gridano “viva il Papa”. Anche in tutte le chiese della Lombardia le campane suona a festa, sperando che Scola sia stato eletto come successore di Benedetto XVI. Tutto il mondo si sta domandando: chi sarà il nuovo Papa?
Ore 19:23
La notizia è proprio la gioia e l’attenzione che i fedeli stanno donando a questo evento in un momento così difficile per la Chiesa.
In questi momenti è in corso la vestizione del nuovo Pontefice manca veramente poco poi dalla loggia della Basilica di San Pietro ci sarà l’annuncio.
Ore 19:31
Ha fatto ingresso in Piazza la Banda della gendarmeria Vaticana, seguita dalle guardie svizzere per rendere omaggio al nuovo Papa.
Ore 20:13
Il francese Jean-Louis Pierre Tauran, ha annunciato alla folla riunita in piazza San Pietro, l’habemus papam: il nuovo papa è il cardinale gesuita latino americano Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, argentino, figlio di immigrati italiani (piemontesi), il suo nome è Papa Francesco. E’ il primo Papa sud americano della storia.
E’ la prima volta che viene scelto questo nome. Una scelta, quella presa dal Conclave, dallo spirito francescano, umile, con l’augurio che ciò segni una svolta all’interno della Chiesa. Bergoglio non ha caso ha scelto il nome Francesco, la sua vita è stata sempre caratterizzata dalla sua grande umiltà “francescana”.
Ore 20:22
Le prime parole di Papa Francesco:
«Fratelli e sorelle buonasera. Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo ma siamo qui. Vi ringrazio per l’accoglienza. Prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto XVI preghiamo tutti insieme per lui perché il signore lo benedica e la madonna lo custodisca».
Dopo aver pregato per Benedetto XVI, Papa Francesco ha dichiarato: «E adesso incominciamo questo cammino vescovo e popolo, il cammino della Chiesa di Roma, un cammino di fratellanza amore e fiducia fra noi preghiamo sempre per noi, l’uno per l’altro, per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Spero che questo cammino sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa bella città. Adesso vorrei dare la benedizione ma prima vi chiedo un favore prima di benedire voi vi prego che voi preghiate e chiediate una benedizione per me».
A questo punto la folla in silenzio prega per il nuovo Papa, poi scoppia un fragoroso applauso e Papa Francesco benedice tutti i fedeli.
Poi saluta i fedeli con queste parole: «Fratelli e sorelle vi lascio vi ringrazio tanto per l’accoglienza pregate tanto per me e ci vediamo, presto domani voglio andare a pregare la madonna perché custodisca Roma, a domani. Buona notte e buona riposo».
Una presentazione straordinaria che segna un cambiamento grandissimo, Papa Francesco si è definito più Vescovo di Roma che Papa, lui è un fedele fra i fedeli come a dire che è solo insieme che i valori della fede possono evangelizzare e risollevare questa terra dalla grave crisi di valori positivi che sta vivendo.
Papa Francesco ha dimostrato fin da subito la sua umiltà ai fedeli chiedendo loro una benedizione per lui: la piazza è stata rapita dalla sue parole e dalla sua simpatia.
Il tono fraterno con il quale si è rivolto ai fedeli, l’umiltà e la volontà di pregare per e con il popolo hanno reso questa prima apparizione di Papa Francesco una vera e proprio svolta nella storia della Chiesa.
Enrico Ferdinandi
(Twitter @FerdinandiE)
13 marzo 2013