Solinas è fuori: il futuro della Sardegna
Indagato per corruzione, l’autorità giudiziaria ha disposto in via cautelare il sequestro di beni per un valore di circa 350mila euro nei confronti Christian Solinas, governatore uscente della regione Sardegna. L’ex-senatore non è nuovo alla magistratura ma questa volta le accuse sono gravi e si allontana sempre di più la possibilità di un appoggio politico da destra per il suo Partito Sardo d’Azione.
Giustizia a orologeria
“Giustizia a orologeria” ha tuonato Matteo Salvini, leader del Carroccio, che con Salinas aveva precedentemente stretto un sodalizio che aveva permesso a entrambi i politici di affermarsi sull’isola. Con l’avvicinarsi delle Regionali, Salvini aveva nuovamente confermato l’appoggio al leader cagliaritano e, data l’attuale compattezza della destra, spostare il pacchetto anche di Fratelli d’Italia sul governatore uscente. In verità già da tempo non si credeva più nella possibilità di una credibile ricandidatura ed effettivamente dopo oggi sembrerebbe improbabile l’appoggio della destra tutta. Aleggiava già da tempo il nome dell’attuale sindaco di Cagliari: Paolo Truzzu che già nel 2014 era stato eletto consigliere regionale a sostegno del candidato di Forza Italia Ugo Cappellacci.
Ciò che farebbe pendere l’ago della bilancia a favore del primo cittadino di Cagliari potrebbe anche essere il forte rapporto di reciproca stima e supporto politico che intercorre tra lui e la presidente Giorgia Meloni. Di fatto, la candidatura del 2014 avvenne sotto il vessillo della fiamma tricolore del neonato Fratelli d’Italia.
La vicenda
Solinas non sarebbe nuovo alla magistratura e se già da un anno si era a conoscenza dell’inchiesta della Procura nei suoi confronti, forse alcuni avranno dimenticato che già nell’ottobre del 2022 era stato rinviato a giudizio per abuso di ufficio. Questa volta il reato che si verrebbe a configurare sarebbe quello di corruzione. Più nel dettaglio, oggetto dell’inchiesta del pubblico ministero Giangiacomo Pilia sarebbe la casa acquistata dal Solinas in via dei Tritoni a pochi passi dall’incantevole spiaggia dei Poetto a Cagliari. Inoltre, si sarebbe creato un rapporto di clientelismo e un reciproco scambio di favori con Roberto Raimondi che attualmente si troverebbe al vertice dell’ENPI (Ente Nazionale per la Protezione degli Infortuni) proprio grazie alle pressioni di Solinas; la merce di scambio: una laurea ad honorem presso l’Università di Tirana, in Albania.
L’altalena sarda
La Sardegna, negli ultimi anni, per par condicio, ha alternato un governo di destra a uno di sinistra con notevole regolarità. Cominciando da Renato Soru (PD), i sardi hanno poi passato lo scettro a Ugo Cappellacci (Forza Italia), di seguito Francesco Pigliaru sostenuto dall’allora coalizione di centrosinistra per giungere quindi a Christian Solinas nel 2019. Se i risultati delle elezioni politiche si potessero davvero predire, diremmo oggi che il centrosinistra dovrebbe ormai decidersi tra Alessandra Todde e Renato Soru che al momento risultano papabili, mentre non si è tirata indietro Alessandra Zedda che ha confermato di voler correre in maniera indipendente. Il Partito Democratico non si smentisce e rimanda la decisione, la destra invece non dovrebbe avere più dubbi e, ammenoché non spunti fuori un outsider, il sostegno a Truzzu sembrerebbe fuori discussione. La scelta, poi, ricadrà sugli elettori.