Luciano Paulizzi e Alessio Paulizzi spiegano i vantaggi della bioedilizia

Bioedilizia significa costruire e gestire edifici ecologici secondo i principi della sostenibilità ambientale, riducendo progressivamente gli impatti negativi sull’ambiente.
Si può parlare di bioedilizia soltanto quando tutte le fasi della costruzione o della ricostruzione di un edificio rispondono ai criteri della sostenibilità ambientale. Ma soprattutto quando si è raggiunto il giusto compromesso tra le costruzioni e la salute delle persone, nonché dell’ambiente.
Luciano Paulizzi e Alessio Paulizzi: quali sono i criteri per costruire edifici eco-sostenibili
Oltre alla scelta dei materiali ecologici, sono fondamentali – spiegano – anche le tecniche costruttive capaci di ridurre l’impatto energetico per ottenere una struttura a basso consumo e più salutare per chi vi abita.
Luciano Paulizzi infatti fa subito riferimento alla casa passiva, ossia una struttura in grado di coprire la gran parte del suo fabbisogno energetico per quanto riguarda riscaldamento e raffreddamento ricorrendo a dispositivi passivi che non richiedono dunque forniture energetiche esterne.
Alessio Paulizzi fa invece il punto sui vari principi della bioedilizia: dall’approccio integrato, che prevede pertinenza tra la qualità dei materiali, le risorse utilizzate per la costruzione e il gruppo di costruzione che deve necessariamente ispirarsi ai criteri dell’edilizia sostenibile. Alla considerazione dei vincoli geografici, quali il terreno, l’orientamento e la disposizione di altri edifici o delle piante. La bioedilizia deve necessariamente adattare il progetto di costruzione alla vegetazione, nonché al clima e alle temperature massime e minime.
La scelta dei materiali è un punto cruciale nella fase di avviamento dei lavori. Perché?
Innanzitutto vanno scelti materiali bio-ecocompatibili a basso consumo energetico, assicurandosi che non danneggino né le persone né il luogo – chiariscono Luciano Paulizzi e Alessio Paulizzi. Scegliere accuratamente i materiali di costruzione evita ponti termici: le pareti, il pavimento e le coperture svolgono un ruolo importante nel rendimento energetico degli edifici.
Cosa si intende nello specifico per prestazioni energetiche?
Sono tutte quelle tecniche utilizzate per ridurre in modo significativo il consumo energetico, permettendo quindi autonomia energetica, risparmio economico e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Ovviamente la parte più delicata – precisa Alessio Paulizzi – è quella di trovare il giusto equilibrio tra il fabbisogno energetico della vita quotidiana e l’efficienza energetica dell’edificio, nella quale vengono ricompresi impianti orientati ad aumentare l’isolamento, come serramenti, sistemi di riscaldamento e ventilazione naturale.
Un’abitazione eco-sostenibile per essere definita tale deve soddisfare diversi livelli di comfort. Quali?
Decisamente si, il comfort che garantisce la bioedilizia riguarda l’impatto visivo, luminoso, acustico, termico e igrotermico, proprio perché migliora la qualità dell’acqua, protegge dai campi elettromagnetici e dall’umidità. Grazie anche alla ventilazione naturale che va a sostituire quella meccanica.
Tra l’altro i materiali scelti provengono da fonti rinnovabili potenzialmente non dannose per l’uomo, come nel caso del legno, della paglia o dei mattoni, tutti materiali che purtroppo stanno scomparendo dai processi di costruzione moderni. Altri materiali utilizzati dalle tecnologie innovative provengono dal riciclo, come ad esempio il legno-cemento e la fibra di cellulosa.
Quali sono le strategie applicate in termini di raffreddamento e riscaldamento?
Innanzitutto, per evitare il surriscaldamento degli ambienti – proseguono Luciano Paulizzi e Alessio Paulizzi – è necessario proteggere le aperture della casa dal sole. Queste protezioni – precisa Luciano Paulizzi – possono essere fisse, come nel caso di tetti aggettanti logge o frangisole, oppure mobili, come scuri o persiane.
Poi è importante utilizzare materiali con un elevato grado di inerzia, capaci di assorbire le variazioni della temperatura esterna, cosicché le temperature più basse della notte riescano ad essere assorbite dai muri e rilasciate all’interno dell’abitazione durante il giorno.
Altri sistemi di riscaldamento – prosegue Alessio Paulizzi – sono reversibili. È il caso del riscaldamento a pavimento.
La critica che viene spesso mossa alla bioedilizia è che non sia economica. Come si può ovviare al problema?
Si è vero, costruire rispettando i canoni della bioedilizia non è molto economico rispetto alle costruzioni tradizionali. Ma la spesa maggiore del periodo iniziale viene ammortizzata nella gestione della struttura e anche nella manutenzione.