Luciano e Alessio Paulizzi, caratteristiche e vantaggi dell’edilizia sostenibile

Nonostante l’importanza del tema, l’edilizia sostenibile non ha ancora trovato lo spazio che merita: se ne parla e se ne sa ancora poco. Per fare un po’ di chiarezza sull’argomento abbiamo incontrato Luciano e Alessio Paulizzi, due imprenditori romani nel campo dell’edilizia, con i quali abbiamo delineato i punti chiave e di maggior importanza riguardo la sostenibilità nell’edilizia.
Innanzitutto il percorso dell’edilizia sostenibile in Italia è piuttosto recente: se ne inizia a parlare soltanto a partire dagli anni ’70 quando sono ormai chiari i vantaggi della costruzione di edifici sostenibili, dal risparmio energetico alla riduzione delle emissioni di CO2, per arrivare fino alla nascita della bioedilizia, considerata oggi uno dei settori d’avanguardia per la risoluzione dei problemi ambientali.
Infatti l’obiettivo delle costruzioni ecologicamente sostenibili si rivolge a minimizzare le dispersioni termiche e a massimizzare gli apporti di calore in inverno, dunque a limitare gli apporti di calore e incentivare le dispersioni termiche in estate.
Luciano e Alessio Paulizzi ci spiegano innanzitutto quali sono i criteri da soddisfare per realizzare un edificio di questo tipo. Sicuramente l’ubicazione e la struttura della casa sono le prime condizioni necessarie ma da sole non sufficienti: la forma deve essere compatta ed avere la zona giorno esposta verso sud, così da diminuire le dispersioni termiche. Anche la predisposizione e la distribuzione della vegetazione hanno la loro rilevanza, perché se distribuite in punti strategici riescono a riparare l’abitazione da venti freddi.
Fattori di rilevanza sono anche le finestre, la cui distribuzione deve tener conto sia dell’esposizione che delle dimensioni: per cui finestre di dimensione più ampie esposte verso sud e finestre di dimensioni più ridotte esposte verso nord. «Così facendo è ovvio che diminuirà sensibilmente il consumo di energia», ci spiegano.
Accorgimenti prettamente edilizi sono sia la costruzione di pareti esterne ad alta inerzia termica verso le direzioni più soleggiate e nelle zone più affollate, poiché contribuiscono al risparmio energetico per la climatizzazione estiva; sia il tetto isolato, essendo la parte della struttura che disperde in misura maggiore in inverno e riceve il massimo irraggiamento durante il periodo estivo.
Approfittando dei due imprenditori edili, Luciano e Alessio Paulizzi, abbiamo deciso di scendere ancora più nel dettaglio per cercare di far chiarezza anche su tematiche dibattute e probabilmente poco comprese relative al concetto di edilizia sostenibile.
Sono proprio loro a precisare che: «quando si parla di bioedilizia si fanno rientrare in questa categoria sia i materiali utilizzati sia le procedure effettuate per la costruzione. I materiali utilizzati nella bioedilizia sono quei materiali ottenuti attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, che vengono dunque gestiti e raccolti in modo sostenibile o reperiti a livello locale per ridurre i costi del trasporto. Ma sono materiali sostenibili anche quelli riciclati da materiali di recupero presso siti locali. Le procedure da realizzare nella costruzione sostenibile dipendono molto anche dalla progettazione stessa della struttura, che deve essere pensata “alla luce naturale”, così da ridurre il fabbisogno di energia elettrica».
Un confronto con Alessio Paulizzi sui materiali sostenibili
Con Alessio Paulizzi ci siamo soffermati poi sulle conseguenze positive che gli edifici sostenibili producono nello stile di vita delle persone che li abitano. Infatti ci dice: «la qualità della vita delle persone migliora sensibilmente, non solo nel breve termine, ma i benefici ricavabili a lungo raggio sono veramente notevoli. Basti pensare che tutti i materiali utilizzati, non essendo tossici, migliorano autonomamente la qualità dell’aria. Da questo si spiega la diminuzione dell’incidenza di problemi asmatici e di allergie quando si tratta di costruzioni sostenibili».
D: «È opinione diffusa che i materiali sostenibili nella costruzione edile non siano del tutto soddisfacenti. Quanto è erronea questa idea?».
R: «Moltissimo. Pochi sanno che le proprietà dei materiali sostenibili consentono una maggiore resistenza all’umidità e alle muffe, dunque sono più protettivi anche dai microbi. Da qui si deduce anche in quali termini migliorino la qualità e lo stile di vita delle persone, di cui parlavamo prima. E non è tutto perché a migliorare è anche la qualità dell’aria, dal momento che i materiali utilizzati nella bioedilizia permettono alle strutture di avere un circolo d’aria naturale e di questo ne giova sicuramente la qualità dell’aria interna respirata».