Parte da due (sotto il burqa) il programma diversamente indipendente di I Wonder Pictures

Da Due sotto il Burqa ad Hannah e Ex Libris – The New York Public Libriary, documentari, fiction ed eventi, tutto questo è I Wonder Pictures, i “diversamente indipendenti” del cinema, che dal 2013 si sono presi l’impegno di portare nelle sale italiane cultura, attualità e grandi storie. Alle Giornate professionali di cinema di Sorrento 2017 la società di distribuzione nata a Bologna ha presentato un listino di titoli di cui si può parlare già con interesse.
Uscirà il prossimo 6 dicembre Due sotto il burqa, una pungente commedia degli equivoci che grazie ad un’intelligente scrittura, mai irriverente, affronta con audacia e leggerezza temi attuali e complessi come l’integrazione tra culture. Mentre tra gennaio e febbraio potremo vedere altri due film della I Wonder assai diversi tra loro ma entrambi pregevoli, Morto Stalin se ne fa un altro e Hannah. Il primo è fresco della vittoria del Premio Fipresci all’ultimo Torino Film Festival, mentre il secondo ha meritato la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile a Charlotte Rampling al Festival di Venezia 2017. Sono solo tre dei tanti titoli di cui abbiamo parlato con il direttore marketing di I Wonder Pictures, Emanuela Ceddia.
I Wonder è una società di distribuzione cinematografica che mira a distinguersi per un orientamento editoriale molto preciso. Come scegliete i film che nutrono un listino così ricco e vario?
“Partendo dall’ambito della nostra tradizione il nostro approccio al listino è quello di mantenere sempre una grande attenzione a documentari che siano perfetti per essere fruiti in sala cinematografica, ma al tempo stesso seguiamo anche la linea delle storie, storie di vita attraverso le quali andiamo ad intercettare la contemporaneità in tutte le sue forme, soprattutto quelle della creatività, dell’arte e della musica che è sempre stata un nostro focus di attenzione”.
Per ogni genere di film I Wonder Pictures riserva una particolare strategia di uscita che consente di fare fronte alla grande offerta di titoli in circolazione al cinema che però troppo spesso hanno vita breve nelle sale.
“Noi abbiamo scelto di riservare le modalità di uscita tradizionale alle fiction, come appunto Due sotto il burqa, Morto Stalin se ne fa un altro, Hannah e tanti altri titoli in arrivo nel 2018. Sono film che meritano di ambire a rimanere nelle sale e farsi godere dal pubblico in modo classico. C’è però una grande concorrenza, c’è molto prodotto, e quindi alcuni film vanno raccontati al pubblico in modo diverso e comunicati con scelte di marketing differenti. Non si può lavorare su tutti i film allo stesso modo. Noi crediamo che certi prodotti vadano lavorati su misura, tailor made, ragionando su un certo contenuto e che va portato al pubblico nel modo giusto. Con le I Wonder stories il pubblico sa cosa aspettarsi, sa che troverà film come The Paris Opera, My Generation, Renzo Piano. Quindi abbiamo costruito intorno al nostro listino di documentari, appunto le I Wonder stories, un impianto di comunicazione che si avvale anche di partner come Radio 2 e Sky arte e del fondamentale supporto dei social. Questo perché sappiamo che il nostro pubblico è molto attento, si informa e sceglie ciò che vuole vedere. In questo senso le uscite evento di due giorni consentono di far apprezzare nel modo migliore il documentario nelle sale. Attraverso questa modalità d’uscita eventizzata possiamo portare in sala contenuti speciali che lavoriamo con i nostri partner e che non vanno ad intasare un calendario cinematografico già affollato. Al tempo stesso l’evento permette al pubblico anche di scegliere, di pianificare e di concentrarsi su un certo titolo intenzionalmente”.
Quali sono i suoi titoli preferiti?
“Cito due film, Due sotto il burqa e Morto Stalin se ne fa un altro, due delle nostre fiction su cui puntiamo, che rispondono alla scelta di portare al pubblico film divertenti che però offrano un modo di ridere intelligente. Noi crediamo che in questo momento chi va al cinema abbia voglia di una certa leggerezza, ma non sciocca, di una godibilità, per così dire, intelligente”.
Due sotto il burqa è un film commovente ed esilarante, politicamente scorretto ma ricco di riflessioni importanti. Questa commedia francese parla di amore, libertà e tolleranza in uno stile fresco e pungente.
In Due sotto il burqa Armand e Leila si amano. Quando però Mahmoud, fratello di Leila, fa il suo ritorno da un lungo soggiorno in Yemen, questo comincia a trovare lo stile di vita della sorella troppo moderno e decide di confinarla in casa e impedirle ogni contatto con il suo ragazzo. Ma Armand non ci sta e pur di liberare l’amata escogita un piano folle: indossa un burqa e si spaccia per una donna. Il suo nome sarà Shéhérazade, ma Armand non si aspetta che la sua recita sia tanto convincente, al punto da attirargli le attenzioni amorose dello stesso Mahmoud. La storia si trasforma in una commedia degli equivoci che, anche grazie ad una intelligente scrittura che non travalica mai il limite dell’irriverenza, affronta con audacia e leggerezza temi attuali e complessi.
DUE SOTTO IL BURQA | Scheda tecnica
Titolo Originale: Cherchez la femme
Paese: Francia
Anno: 2017
Regia: Sou Abadi
Sceneggiatura: Sou Abadi
Distribuzione: I Wonder Pictures
Durata: 88′
Interpreti: Félix Moati, Camélia Jordana, William Lebghil