Una Trieste dominante elimina Tortona e continua a sognare la Serie A

Davanti ad oltre 5100 spettatori l’Alma vince anche gara-4 (74-60) ed accede alle semifinali. Ora il livello della competizione si alza: sarà grande sfida con la Fortitudo Bologna di coach Boniciolli.
“Torneremo in Serie A” è il grido ricco di desiderio della tifoseria triestina al termine dei quaranta minuti di gioco. La vittoria dell’Alma Trieste ai danni dell’Orsi Tortona non vale – per il momento – la Serie A, ma intanto assicura alla squadra di coach Dalmasson l’accesso alla semifinale promozione, piccolo, grande, passo verso il sogno chiamato “Serie A”. All’esito di una battaglia ricca di agonismo e contenuti tecnici, l’Alma vince partita (74-60) e serie (3-1), completando la rivincita dopo l’eliminazione dello scorso anno, quando fu la squadra di Demis Cavina ad avere la meglio dei biancorossi al primo turno playoff. I piemontesi, pur volenterosi e ottimamente allenati da uno dei coach più accreditati della Lega, nulla hanno potuto di fronte ad una squadra più talentuosa e profonda. Neanche il talento infinito dell’americano Cosey e del connazionale Greene sono stati sufficienti nella bolgia dell’Alma Arena, che ora si prepara ad “accogliere” la Fortitudo Bologna, fresca vincitrice della serie contro la testa di serie Treviso.
Avvio nel segno di Tortona. La cronaca vede uno sprint iniziale nel segno della compagine ospite, trascinata da due triple di Ricci e da un Garri che, almeno in avvio, sembra avere tutto un altro piglio rispetto a due giorni fa. I piemontesi volano fino al +7 (10-17), ma Trieste è brava a rimanere a contatto, trovando in Cavaliero e Bossi due affidabili tiratori dalla distanza (16-19 al 10’).
Capitan Coronica inverte l’inerzia. Due canestri consecutivi del capitano Andrea Coronica, giocatore non certo spettacolare ma di estrema sostanza, segnano il sorpasso della squadra di casa (27-24), con coach Cavina che è così costretto al time-out. Tortona fatica, ma riesce a rispondere colpo su colpo alle terribili accelerazioni dell’attacco triestino, esattamente come era nei piani (dichiarati) di coach Cavina, ovvero restare in partita fino alla fine e giocarsela nel finale. Un sanguinoso fallo di Parks in attacco, proprio allo scadere del secondo quarto, fa spaventare tremendamente il pubblico di casa, che vede il suo unico americano in campo (Green è in tribuna per infortunio) già carico di tre falli individuali. Al termine del secondo quarto il match è in pieno equilibrio sul 32-30.
Cavaliero e Baldasso on fire. Alla ripresa Tortona pareggia a quota 45 con un Cosey che offre prova del suo immenso talento. È proprio una sanguinosa tripla dell’americano a far mettere il naso avanti a Tortona sul finire del terzo quarto (49-50). L’ultima e decisiva frazione si apre, neanche a dirlo, con una bomba di Daniele Cavaliero (54-52): la tripla dell’ex Varese rivolta tutta l’inerzia del match dalla parte della squadra di casa, che riesciurà poi a servire in alley pop Jordan Parks per il canestro del +6 (58-52). A questo punto l’ambiente è particolarmente caldo, i 5100 tifosi presenti all’Alma Arena esplodono quando il giovanissimo Baldasso (classe 1995) infila la tripla del +7, appena dopo seguita da quella di Cavaliero per il +8 biancorosso. Tortona prova a reagire ma a questo punto si nota tutta la stanchezza di Cosey, arrivato in riserva negli ultimi decisivi minuti. Ancora un pazzesco Baldasso trova la tripla del vantaggio in doppia cifra per Trieste, quello della definitiva resa di Tortona (74-60).
L’epilogo. Per Tortona si chiude così l’«ultima partita di una stagione memorabile», per usare le parole del coach Cavina a fine gara. Un’annata vissuta nei piani alti della classifica, laddove pochi pensavano potesse stare la “piccola” Tortona, protagonista fra le grandi del girone ovest. Non sarà certo la sconfitta di oggi ad interrompere l’inesorabile percorso di crescita attraversato in questi anni. Un percorso che Trieste sta compiendo su livelli e con aspettative ancora più alte, guardando, inutile nasconderlo, a quella promozione in Serie A con una fiducia che cresce partita dopo partita. In semifinale il livello della competizione si alzerà notevolmente e la sfida con la Fortitudo Bologna sarà il primo, vero, step per sancire la squadra che, tra due grandi, sarà quella grandiosa.