Cavalleria islamica

La cavalleria non esiste più. Ovvio che non sto parlando né della cavalleria feudale né delle milizie a cavallo, mi riferisco invece alla cavalleria maschile, a quella raffinata gentilezza e signorilità che il maschio dovrebbe sfoderare quando si trova in compagnia di una donna.
Ormai, nessun uomo ci apre più la portiera dell’auto, ci precede nell’entrare al ristorante, attende che si richiuda il portone di casa dietro di noi.
Del resto, noi donne ci siamo talmente emancipate che non sembriamo avere più bisogno di nulla, ce la caviamo sempre, ovunque, e comunque, da sole. Al giorno d’oggi, una donna che cammina senza alcuna compagnia in un parco, in un bosco o in città di notte, non sprigiona più ad alcun maschio quel virile atteggiamento di protezione che era sua prerogativa.
Invece nelle culture islamiche, dove la donna è ancora rigidamente sottomessa all’uomo, sopravvive qualche indizio di difesa nei suoi confronti, applicato zelantemente anche nei riguardi delle donne europee quando un musulmano le trova a camminare da sole in luoghi dove Allah non gradisce.
Ora, essendo io cattolica e non praticando il Corano, me ne vado da sola dove mi pare. Mi è però capitato, mentre ammiravo beatamente i cigni e le oche in un parco pubblico della mia città, in pieno giorno e con tanti miei concittadini sparsi nelle vicinanze, di essere avvicinata da un bipede arabo che prudentemente mi ha sussurrato : “Signora, se volere io fare te compagnia”.
Benedetto maschio islamico, se ti avessi detto di sì mi mettevi anche il velo in testa !
Cinzia Albertoni
22 gennaio 2015