La sveglia è suonata: oltre 20mila in corteo da Orta a Caivano contro i veleni della “Terra dei fuochi.”
Moltissime persone hanno partecipato alla manifestazione per dire no al degrado ambientale delle terre in Campania.
“Un intero popolo si è svegliato” sono le parole significative pronunciate da don Maurizio Patriciello, sacerdote anticlan, alla manifestazione che si è tenuta ieri contro il degrado ambientale e i roghi tossici che da tempo sta vivendo la Campania, tra le province di Napoli e Caserta. Il corteo partito da Orta di Otella ha raggiunto Caivano. Moltissimi i partecipanti ( oltre 20 mila ). Al corteo hanno sfilato gente comune; tantissime le famiglie con i propri figli con molti palloncini bianchi, striscioni e cartelloni che ritraevano le immagini delle vittime della “terra dei fuochi.”
” Vogliamo vivere” ” Siamo vittime di una Camorra di Stato” ” Restituiteci il nostro diritto alla vita” recitavano alcuni striscioni dei manifestanti, alcuni dei quali hanno indossato una maglia nera con la scritta: ” stop Genocide in Campania.” Non si può più andare avanti ed essere vittime degli interessi e dello genocidio di gente senza scrupoli. Io non ho mai partecipato ad una protesta, ma questa volta ci stò e per questo sono qui – ha detto Maria S, con accanto i suoi due figli di sei e nove anni. Cosa fare? ” Non c’è tempo da perdere. Bisogna intervenire e stanare i colpevoli, quella banda di irresponsabili che calpescano il futuro dei nostri, ma anche dei loro figli. A loro forse interessa più il denaro, ma il bene più prezioso per noi sono i figli” – aggiunge Antonietta. ” Il problema va avanti da tempo. Perchè mai nessuno è intervenuto? ” – sono gli interrogativi che pone Sergio, abitante di Caivano. Ora al più presto questa gente aspetta la risposta concreta delle Istituzioni, perchè morire così non si può…
dall’inviato Luigi Rubino
05/10/2013