Saccomani: chiarezza sui conti o mi dimetto. Ed è scontro tra la maggioranza
“L’Italia mantenga gli impegni sui conti pubblici o mi dimetto”. Sono parole chiare quelle che arrivano dal Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il titolare di Via XX settembre fa riferimento allo sforamento del limite del 3 per cento nel deficit imposto dall’Europa.
Il Ministro è intenzionato ad adottare misure che riportino l’Italia nel limiti prestabiliti da Bruxelles in tempi strettissimi e tra queste parrebbe inevitabile l’aumento dell’iva dal 21 al 22 per cento. Bisogna trovare 1,6 miliardi afferma Saccomanni anche perché “Ho una credibilità da difendere”.
Alle parole di Saccomanni hanno fatto séguito le reazioni del suo vice Stefano Fassina. Parlando ai microfoni di Sky Fassina lascia intendere che non è facile trovare soluzioni concrete in questo clima politico:”Se si andasse a votare a marzo rischiamo molto seriamente di tornare al clima drammatico di novembre 2011, bruciamo i sacrifici fatti in questi anni e rischiamo il commissariamento della troika”. Poi continua: “L’invito che rivolgo – dice – è quello di confermare l’eliminazione dell’Imu per il 90% delle famiglie e lasciarla sul 10% delle abitazioni di maggior valore, quelle sulle quali si paga mille euro o più. Così recuperiamo un miliardo”. Quanto all’Iva: “Noi non vogliamo l’aumento, abbiamo spinto perché l’aumento venisse rinviato e siamo convinti che vada evitato. Bisogna fare delle scelte. Da qui a fine anno abbiamo impegni che valgono quasi 6 mld di euro”
Oltre alle proposte Fassina lancia un messaggio esplicito: “”Saccomanni è molto preoccupato rispetto alla situazione della finanza pubblica e alla demagogia che segna una parte della maggioranza che sostiene il Governo Letta”.
Proprio da una parte della maggioranza arrivano i j’accuse. Renato Brunetta infatti si è rivolto in primis a Fassina dicendo: “Al viceministro comunista del Pd rispondiamo con le proposte di coperture, per un totale di 10,5 miliardi, che abbiamo già consegnato, in forma ufficiale, al suo presidente del Consiglio, Enrico Letta, nella giornata di mercoledì 18 settembre, e che sono state pubblicate, a scanso di equivoci, il giorno successivo, giovedì 19 settembre”. “Forse il viceministro comunista Fassina” – continua- “non le ha lette e non le ha studiate”,
Riferendosi al Ministro Saccomanni, Brunetta (nella trasmissione In mezz’ora) invece dice: “Perché mai dovrebbe dimettersi? […]. “Le dimissioni mi sembrano un artificio retorico che non aiutano la chiarezza: siamo tutti con Letta, con il governo e con Saccomanni per far sì che l’Iva non aumenti e per cancellare anche la seconda rata Imu. Penso che Saccomanni non si dimetterà. Non mi è piaciuto però che dica ‘se ci saranno le elezioni la prossima primavera nemmeno mi metto a trovare i soldi’. E no, un ministro tecnico non si comporta così, mi sembra una scivolata negativa”.
di Luigi Carnevale
22 settembre 2013