Ordinaria amministrazione all’Olimpico
La Roma vince per 4 a 1 contro la Sampdoria nella gara di Coppa Italia. Ordinaria amministrazione verrebbe da dire, dato che i giallorossi, seppur in estrema difficoltà in campionato, hanno una rosa dieci volte superiore al valore complessivo delle Sampdoria, attualmente quindicesimi in serie b. Detto fatto, i padroni di casa, dopo venti minuti, sono già in vantaggio di tre reti. Turno di riposo per Hummels, Dybala, Svilar e Mancini pronti dal primo minuto per la sfida di domenica contro il Parma a 12.30.
Passaggio del turno assicurato, ora la squadra di Ranieri dovrà affrontare il Milan nei quarti di finale reduci dal 6 a 1 inflitto al Sassuolo, certamente più concentrato a mantenere saldo il primo posto in serie b e quindi, promozione diretta. SI giocherà il 5 febbraio a San Siro.
La partita
Il primo goal di Dovbyk è esattamente ciò che viene chiesto all’ucraino ed il motivo per cui è entrato, nel secondo tempo, nella sciagurata gara di Como dove però non ha inciso, anzi. Cross di Alexis Saelemaekers a rientrare e zampata vincente del centroavanti con una difesa doriana da rivedere. La seconda rete avviene su un altro cross dell’ala belga, svista del difensore della Samp che rischia una clamorosa autorete ma la palla dopo aver sbattuto sulla traversa torna sulla testa di Dovbyk. Il goal del ko definitivo arriva con una splendida azione di Tommaso Baldanzi, forse troppo poco utilizzato in queste ultime giornate, che raccoglie palla a metà campo, si gira, punta la porta, rientra, tiro a giro, rete.
La ripresa inizia con uno scossone che al tifoso romanista fa sempre tremare le gambe. Su una doppia entrata mancata da horror di Paredes e Hermoso, si infila Yepes che davanti al portiere non sbaglia. Lo spettro di un improbabile rimonta viene spenta da un gran goal di testa di Eldor Shomurodov che raccoglie uno splendido pallone messo in mezzo da Angelino e firma la vittoria giallorossa. Riposo per giocatori importanti, ottime prestazioni di Pisilli e Baldanzi e vittoria.
Sempre loro…
In una serata del genere difficile trovare peggiori in campo. Eppure, la Roma di quest’anno regala emozioni forti anche su questo tema. La premiata ditta Celik, Zalewsky, Le Fee ha mostrato ancora dei limiti evidentissimi. Il primo, schierato ancora nella difesa a tre cerca e spesso trova il modo di complicarsi le giocate da solo. Sbaglia moltissimo. Il polacco di Tivoli ci prova, ma ormai la solita finta, il solito cross sul difensore, il solito tiro in curva rendono anonima anche questa prestazione. Il centrocampista francese, pagato 23 milioni, entra nel secondo tempo e invece di portare freschezza nella gestione del pallone perde per due volte due palloni sanguinosi che per fortuna non provocano nessun danno.