Tre modi per non morire, perché abbiamo smarrito la poesia?

Al Piccolo Teatro Strehler, dall’8 al 12 novembre 2023 è andato in scena Toni Servillo con Tre modi per non morire. Non è né una lettura recitata né una lectio su tre momenti di alta poesia. È piuttosto un invito, sul testo scritto da Giuseppe Montesano appositamente per l’attore partenopeo, a guardarci noi, a vedere come siamo diventati, specchiandoci nelle parole di Baudelaire, in quelle di Dante e dei lirici greci. Un’ incursione nella letteratura per interrogarla sul senso di noi.
Servillo, solo davanti ad un leggio sul palco vuoto, parte declamando versi da I Fiori del Male. Lo fa scandendo in un italiano perfetto, con rispetto e rigore che non limita la sua passione di uomo e di artista, ogni singola parola. Talvolta invece si bagna divertito nel fiume estroso del suo dialetto. Allora abbandona anche la sua posizione statuaria e muove le sue mani e le sue braccia come in un piccolo guizzo alare.
Da del tu a Baudelaire, lo interroga prendendo spunto dalla raccolta di sue poesie che segnano la fine dell’epoca romantica e l’inizio di quella moderna. Si espande poi nella commedia dantesca, e arriva agli abissi dei lirici greci.
I greci, le nostre origini, quelli che per primi plasmano un’entità politica, morale e culturale, una prima idea di Europa in contrapposizione con una non-Europa: la libertà e la democrazia greca contro il dispotismo asiatico.
I greci che arrivano dal mare, costruiscono un teatro rivolto al mare e alla sua immensità ovunque si insedino perché il pensiero, insieme all’immaginazione, possa rivelare la verità anche quella più nascosta, dell’essere umano.
Andare a teatro non è per loro un passatempo, ma un compito civico di conoscenza degli altri e di se stessi. Un esercizio di “cambio”: io sono l’altro e l’altro è me.
Quello spazio fisico, ristretto, diventa allora spazio magico, privilegiato, dove scendere negli abissi dell’umanità.
Il teatro di Dioniso, forse il primo costruito nell’Atene del V secolo, ci ricorda che non c’è freno al godimento, festoso, crudele, straziante. Perché il teatro serve a svegliare i demoni della distruzione per poterli guardare nella loro lugubre maestosità. Niente spaventa i Greci. Loro vogliono infatti conoscere tutte le passioni del buio della notte.
Perché dunque abbiamo smarrito quella poesia, quella forma dove la vita si fa nostra? Anche nelle pagine di Baudlaire, essa sembra sconfitta dalla realtà, dall’alcool, dall’angoscia di vivere, lo spleen. Ma il poeta francese nella sconfitta, riesce a sentirsi vivo proprio con la poesia. La regina dell’immaginazione deve governare il mondo ci ricorda. Ma nell’era della tecnica, del digitale, il termine poeta è un complimento o un insulto?
Quando finirà dunque la nostra notte Monsieur Baudelaire, chiede ancora Servillo, visto che siamo in questa selva oscura anestetizzati, resi ignavi da consumismo, capitalismo e tecnica?
Come abbiamo fatto a non vedere, ad essere arrivati sino a qui, avvelenando la nostra terra, invocando la morte dell’altro per coprire la nostra miseria?
Siamo circondati da fantasmi elettronici che ci hanno espropriato la voce sapiente dell’amore.
Dunque è l’amore che ci manca! Amor, ch’a nullo amato amar perdona! eccole centrali, scaturire come un vulcano in eruzione, le parole vibranti di Dante. Nel cuore dell’inferno, dove i dannati maledicono la virtù divina, Dante ci ricorda che non esistono peccati d’amore, solo contro l’amore. Perché l’amore è vita
La poesia, la letteratura dunque, come vie che ci possono riavvicinare alla voce sapiente dell’amore.
Piccolo Teatro Strehler (largo Greppi – M2 Lanza), dall’8 al 12 novembre 2023
Tre modi per non morire
Baudelaire, Dante, i Greci
di Giuseppe Montesano
con Toni Servillo
luci Claudio De Pace
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
si ringrazia Agenzia Teatri
Orari: mercoledì e venerdì, ore 20.30; giovedì e sabato, ore 19.30; domenica, ore 16.
Durata: 90 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org