Lucca Comics & Games 2023 – videogiochi tra passato e futuro

È un inizio di novembre particolarmente piovoso quello del Lucca Comics & Games 2023, la nota kermesse toscana che – anche sulla scorta dell’entusiasmo per la “ripartenza” segnata dall’edizione dello scorso anno – si conferma ancora una volta l’evento fieristico italiano di maggior rilievo nell’ambito della cultura pop. Con un totale di biglietti venduti che supera quota 300mila, la manifestazione fumettistica ha preso luogo dal primo al 5 novembre, attirando da tutta Italia moltissimi amanti di anime e manga, collezionisti in cerca di edizioni uniche, appassionati di videogiochi, cosplayer, ecc.
Ma pioggia e grandi afflussi di gente a parte, Lucca rimane sempre Lucca, un baluardo in cui, ogni anno, sotto l’egida medievaleggiante della sua cinta muraria, la creatività e la passione per la cultura popolare esplodono riacquistando una dimensione sociale: dove ci si incontra, tutti insieme – e Together è proprio il tema di quest’anno – nella rievocazione di un sentimento comune eppure solitamente abbandonato all’individualità.
Un punto di raccordo, anche, tra pubblico e artisti, tanto per ciò che riguarda fumettisti e autori molti noti, presenti ai firmacopie, quanto per i content creators, a cui viene riconosciuto uno spazio sempre più ampio. Seguitando dunque su di un percorso già avviato da qualche anno, questo Lucca Comics & Games sa di tradizione e di novità ad un tempo, di passato e futuro che si rincorrono in un unico qui ed ora collettivo, di festa e di celebrazione.
Alcune interessanti anteprime videoludiche
Che i videogiochi non siano i protagonisti assoluti del Lucca Comics è un fatto noto; questo però non significa che manchi una certa attenzione nei confronti del medium. Quest’anno, in particolare, abbiamo anzi registrato un – seppur modesto – ampliamento dell’offerta videoludica della fiera, nella quale abbiamo avuto modo di provare in anteprima alcuni titoli anche piuttosto attesi. Nello stand di Nintendo, tanto per cominciare, c’era la possibilità di vedere in azione Prince of Persia: The Lost Crown, il reboot di una tra le saghe più iconiche di Ubisoft, il cui arrivo negli store (digitali e non) è fissato per il 15 gennaio 2024.
La prima impressione, dopo aver testato la demo su Nintendo Switch, è sostanzialmente positiva: The Lost Crown sembra voler offrire un’esperienza di gioco all’insegna del dinamismo, rivelando un’inaspettata natura da beat ‘em up a scorrimento in uno scenario 2.5D che si presta a notevoli acrobazie aeree. Stile grafico accattivante e un comparto tecnico che, anche sull’hardware di Nintendo, ci è sembrato solido (ma questo, naturalmente, potrebbe essere dipeso dalla dimensione contenuta della demo), fanno propendere per una rivisitazione attualizzata del classico Ubisoft che potrebbe trovare posto nel mercato odierno e persino conquistare nuovi videogiocatori.

Nello spazio allestito da Bandai Namco, invece, oltre gli scorci offerti da un breve gameplay footage su Little Nightmares 3 e una serie di action figure di manga molto in voga, a guadagnarsi un occhio di riguardo è stato Sand Land. Si tratta di un action RPG dalle tinte zeldiane che eredita il concept dall’omonima opera di Akira Toriyama, il cui stile grafico – soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi – ne è una spia più che eloquente.
Di maggior impatto era però l’area incentrata sul venturo Tekken 8, la storica saga picchiaduro del publisher giapponese che ha trovato a Lucca un HUB – ben segnalato dall’imponente statua di King – in cui potersi sfidare uno a uno su PlayStation 5. Abbiamo così potuto testare “pad alla mano” il nuovo episodio della saga del pugno di ferro, il quale si pone in continuità con le precedenti iterazioni, mantenendo la preziosa aggiunta della schivata in 3D introdotta nel settimo capitolo e una maggior accentuazione scenica per quanto riguarda le mosse speciali dei combattenti.
La cura per le ambientazioni ed un roster ben fornito, seppur non completo (e la mancanza, in questa demo, di un personaggio iconico come Yoshimitsu si è sentita), ci hanno piacevolmente convinto delle potenzialità di Tekken 8, che punta evidentemente a migliorare una formula già ben collaudata anziché stravolgere con particolari innovazioni. Bisognerà comunque attendere il 26 gennaio per capire meglio se anche questa volta la creatura di Namco potrà inserirsi nell’empireo dei picchiaduro, che quest’anno ha già visto il collocarsi di due esponenti d’élite quali Street Fighter 6 e Mortal Kombat 1.
Videogiochi tra passato e futuro
Più interessante, pur nella sua dimensione assai contenuta, l’iniziativa volta a fare di Villa Bottini un piccolo ma nutrito museo del cabinato. In virtù della collaborazione con Arcade Story, che da anni si occupa di importare coin-op originali di varie aziende, le stanze della villa rinascimentale nel centro di Lucca sono state adibite a una sorta di esposizione interattiva dove poter provare alcuni giochi arcade di SEGA entrati a pieno titolo nella storia del videoludo.

Tra questi, il leggendario Hang-On, messo in commercio nel 1985 e destinato a diventare uno tra gli arcade più popolari di sempre; ma anche After Burner e Space Harrier, per rimanere nell’ambito degli sparatutto; oppure ancora Shinobi e Altered Beast, due platform iconici dell’epoca, in grado di istituire veri e propri canoni del genere negli anni a venire. Uno slancio cronologico portava invece, sempre in Villa Bottini, alla stanza del metaverso, dove era possibile entrare – letteralmente – nel futuro (o almeno, in quello che si pensa possa essere uno dei futuri possibili) del videogioco, provando la realtà virtuale con il visore Meta Quest.
Ma il videogioco, andando a confermare una tendenza che abbiamo già osservato l’anno scorso, si “smaterializza” sempre di più, confluendo nei due ambiti che, con la piena diffusione delle piattaforme digitali di streaming, risultano ormai parte integrante nonché imprescindibili punti di accesso alla cultura videoludica. Il primo, naturalmente, è quello del gioco competitivo, per il quale Riot Games ha trasformato il Palazzetto dello Sport in un palazzetto dell’eSport: il Riot Stadium, allestito per ospitare competizioni ufficiali e amatoriali di League of Legends, un torneo tutto al femminile di VALORANT e le finali della Red Bull Campus Clutch (o altre iniziative ancora come un contest di cosplay).
Menzione a parte per la finale della Baolo Championship Series, il torneo a draft di League of Legends organizzato dal noto streamer Paolocannone che ha visto coinvolti altri giocatori del panorama Twitch Italia, in una fiera che ha fatto della multimedialità il suo cavallo di battaglia. Non è infatti un caso che molti degli eventi proposti in loco siano stati ripresi e trasmessi anche dal canale ufficiale di Lucca Comics & Games sulla piattaforma viola, né deve sorprendere che un’iniziativa nata proprio sul web, all’interno di una specifica fanbase, sia assurta a evento istituzionale.

Del resto, sono proprio i content creators a rappresentare l’altra grande attrattiva legata a doppio filo al mondo dei videogiochi, con il ritorno della House of Creators nella Sala Canova del Complesso di San Francesco: punto nevralgico dell’intera proposta fieristica per poter vedere di persona le figure che popolano il mondo di YouTube e Twitch. PlayerInside, Kroatomist, Sabaku no Maiku, N3rdcore sono solo alcuni dei nomi che campeggiavano nelle locandine della programmazione, quest’ultima prevalentemente incentrata su sessioni di live streaming e Meet & Greet con il pubblico, che si confermano essere uno degli espedienti di maggior richiamo, segno di quanto la passione per i videogiochi abbia ormai, evidentemente, tracimato i confini del medium stesso.