E cadere sarà lieve, adolescenti figli e orfani della nostra società

E cadere sarà lieve è in scena dal 17 al 22 gennaio 2023, a Campo Teatrale, Milano.
Parla la lingua dei giovani adolescenti arrabbiati, delusi. Angeli senza futuro e senza speranza che talvolta nascondono un sostrato biologico su cui i traumi hanno lasciato cicatrici.
Non fa sconti la drammaturgia di Davide del Grosso che arriva come un pugno allo stomaco. Almeno nella prima parte, dove conosciamo Giulia, Rossella Guidotti.
Ha una felpa nera con un grande cappuccio che le nasconde il viso e cammina su un piccolo muretto su una scena scura e vuota. In lontananza si sentono macchine e sirene della città.
Malgrado i suoi pochi anni, e diciassette sono pochi, ha già un passato di esclusione, autolesionismo, bullismo, droga e comunità.
Definisce il padre uno stronzo e la madre una fallita; entrambi sono i grandi assenti, insieme alla scuola. Il possibile conforto della religione è invece non contemplato.
Sola dunque, ma accompagnata costantemente dal bagliore di maxi immagini che vengono proiettate sul palco. Propongono ai giovani come lei, bellezza, leggerezza e facilità del vivere che creano da subito senso di inadeguatezza, frustrazione, violenza.
E in questa solitudine della comunità, che dovrebbe essere l’ultimo avamposto difensivo nel deserto consumistico che propone sicurezza e protezione, anche il corpo si sente solo.
Davide del Grosso con sensibilità che ha un che di paterno e materno insieme, descrive con lucidità e crudezza le tappe di un cammino di dolore, una sorta di via crucis di questi adolescenti, figli e al contempo orfani, della nostra società.
Proprio il corpo, che per le grandi trasformazioni fisiche è centrale nella fase di adolescenza, diventa il confine col mondo. E sul corpo infatti Giulia scrive, con atti di autolesionismo, le emozioni che non arriva a dominare.
Il taglio sulla sua pelle produce una sorta di scambio tra psiche, annegata in un dolore diffuso, e corpo, dove il dolore è circoscritto al taglio, è visibile, curabile. Anche la violenza sugli altri, compreso un gatto che impicca, diventa una strada senza uscita.
C’è nel monologo di Giulia, tra parolacce, domande cui non sa dare risposta, confessioni, una dimensione di morte che va allargandosi come cerchi d’acqua mortiferi.
L’uomo ragno che arriva inaspettatamente là, accanto a lei, in cima al tetto altissimo di un palazzone di periferia, è l’ultimo sogno di un’infanzia che ormai li ha abbandonati senza una guida. Il registro narrativo cambia, fa una piroetta e si ride.
Ma anche lui, Andrea Migliorini, è un coetaneo di Giulia e pur per problematiche diverse, condivide il vuoto affettivo e di ascolto dell’amica. E il vuoto sotto il cornicione sembra chiamare entrambi.
I giovani attori testimoniano con una recitazione veritiera, il disagio di molti dei loro coetanei. La regia di Francesco Errico armonizza il passaggio dalla prima fase dello spettacolo, alla seconda, apparentemente ludica.
E cadere sarà lieve è stato:
Vincitore Premio “Spettacoli in corso” 2021 del Festival Internazionale Fantasio.
Finalista al premio “Testinscena” 2020, ideato, gestito, realizzato e sostenuto dalla Fondazione Claudia Lombardi per il teatro con l’obiettivo di aiutare le migliori giovani compagnie teatrali, presenti nel panorama svizzero di lingua italiana e lombardo.
Vincitore residenza Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2016.
Ricordiamo altresì che Campo Teatrale pianterà un albero per ogni biglietto venduto.
Riempiamo il teatro. Riempiremo il mondo di alberi!
E cadere sarà lieve
Drammaturgia Davide del Grosso
Regia Francesco Errico
Con Rossella Guidotti e Andrea Migliorini
Costumi e Scenografia Francesca Biffi