Ligabue e il ritorno negli stadi, la recensione del concerto di Messina

Luciano Ligabue in concerto allo stadio “San Filippo – Franco Scoglio” di Messina, in una notte di emozioni, un’esperienza suggestiva e da brivido. Ieri sera abbiamo assistito alla seconda tappa dello Start Tour Stadi 2019 del cantautore di Correggio, icona del rock targato Made in Italy, che si è esibito con la sua band in circa due ore di puro e intenso spettacolo, conquistando ed entusiasmando il suo pubblico con il tipico sound rock e la voce potente e intensa che lo caratterizza.
Dopo nove intensi anni di attesa, Luciano Ligabue torna nuovamente nella Città dello stretto, davanti a quasi 20.000 spettatori, trepidanti e desiderosi di rivederlo. Liga non delude, non lo fa il nuovo album Start e non disillude le attese neanche il live di ieri sera. La sua professionalità, l’amore per la musica, l’energia che lo contraddistingue traspaiono da ogni fibra del suo essere, coinvolgendo gli spettatori, giunti a Messina da tutte le parti della Sicilia e anche da oltre lo stretto per ascoltare Ligabue, un artista al vertice della musica rock italiana, sempre all’altezza delle aspettative e in costante rinnovamento, senza perdere mai la sua firma, ma aprendosi anche alla modernità. La performance di ieri sera è stata ineccepibile, non ha sofferto del comprensibile timore dell’artista dovuto all’intervento subito nel 2017 alle corde vocali e Ligabue ha convinto e infiammato il pubblico, conquistando lo stadio.
Lo Start Tour Stadi 2019 è un gioco spettacolare di luci, suoni e immagini, proiettate dai sette maxischermi presenti sul palco. Nuovi pezzi e vecchi classici intramontabili hanno caratterizzato lo show. “Polvere di stelle” ha dato inizio al concerto, seguita da brani del nuovo album, quali “Ancora noi”, “Luci d’America”, “Certe donne brillano” e “La cattiva compagnia”. Tra i grandi pezzi senza tempo, invece, “Balliamo sul mondo”, “L’odore del sesso”, “Ho perso le parole”, “Non è tempo per noi”, “Piccola stella senza cielo” e “Certe notti”, cantata in un suggestivo coro tra il cantautore e il suo pubblico, in un connubio perfetto di emozione, ricordi ed energia.
Chiude alla grande la serata “Urlando contro il cielo”, hit indimenticabile del 1991, che ha immerso lo stadio in un’atmosfera pregna di energia, divertimento e frenesia. Liga è una garanzia, un prodotto certificato di musica italiana, che affascina il pubblico in ogni suo live, salendo sul palco accompagnato dagli amati e fedeli musicisti di gran valore: il capitano Federico Poggipollini, MaxCottafani, Davide Pezzin, Luciano Luisi e Ivano Zanotti.
Liga ha offerto ai suoi fan anche due suggestivi medley: il primo voce e chitarra, interpretando “L’amore conta”, “Sogni di R’N’R”, “Il giorno di dolore che uno ha”, “Tu sei lei” e “Un colpo all’anima”; mentre il secondo in tipico rock club, sulle note di “Vivo morto o X”, “Eri bellissima”, “Il giorno dei giorni”, “L’odore del sesso”, “I ‘ragazzi’ sono in giro”, “Libera nos a malo” e “Il meglio deve ancora venire”.
In un mondo di artisti in continua profusione, volti nuovi che lasciano il segno o che svaniscono rapidamente con una folata di vento, Liga è una sicurezza, un mostro sacro che da anni conquista e accompagna intere generazioni con la sua musica, senza mai stancare e continuando a emozionare. “Vi ho chiesto di essere fantastici, siete stati molto di più. Ancora una volta mi porterò Messina nel cuore”, con queste parole il rocker di Correggio ha chiuso il concerto, tra applausi e ovazioni.
“Chiudi gli occhi e tieni il tempo e sarà quasi fatta dai.
C’è chi vince e c’è chi perde, noi balliamo casomai.
Non avremo classe ma abbiamo gambe e fiato finché vuoi.”
(Balliamo sul mondo)