Autobiografia erotica, topografia della propria inadeguatezza

Lei manda una mail a lui, una mail piena di porcherie a fondo sessuale, usando un gergo osceno. Lo invita a rincontrarsi in un appartamento romano, ricordandogli il furtivo e frettoloso rapporto sessuale avuto vent’anni prima in una città del nord.
Non si erano più né cercati né visti. Lei, Vanessa Scalera, era allora la segretaria appena diciottenne di un avvocato, con sogni da scrittrice e aspettative; lui, Pier Giorgio Bellocchio, con una manciata di anni in più, un piccolo editore intelligente e saccente, cui l’avvocato voleva far stampare un suo libro. Entrambi inconsapevolmente marchiati da una famiglia di origine e da una città, Napoli, da cui affrancarsi.
Dal 24 al 29 aprile 2018, li troviamo sul palco del Teatro Franco Parenti di Milano in Autobiografia erotica, la trasposizione teatrale del romanzo omonimo di Starnone.
Andrea De Rosa firma la regia, scarna, essenziale e per questo incisiva. Una via crucis erotica, un percorso di sesso e atti sessuali che nascondono la profonda inadeguatezza dei due allora giovani protagonisti.
Lui è ora un editore di successo e a dire il vero, neanche si ricorda di lei. Ma accetta, abituato com’è a collezionare attimi di sesso nella sua vita privata che è un vero disastro emotivo. É stato sposato due volte e ha diversi figli. Si reca all’appuntamento incuriosito e speranzoso di fare sesso. Trova la lei, Mariella, una donna nel pieno degli anni ancora molto bella. C’è un po’ di imbarazzo iniziale, ma lei con un gergo triviale lo stempera, lasciando spazio alla complicità del ricordo.
I due adulti ridiventano i due ragazzi di allora. Comincia un gioco, una sfida, che pare ammantarsi di toni sensuali tra pose erotiche e parole sudicie. Ma diventa presto un viaggio a ritroso nella propria inadeguatezza, una sorta di topografia erotica che nasconde solo le loro paure.
Chi erano allora, che cosa ha rappresentato l’atto sessuale di allora, fugace, animalesco, privo di sentimento?
Avevano passato diverse ore insieme, poi in un cinema si erano toccati; dopo di che la memoria di lei pare appannarsi e chiede aiuto a lui, che ricorda l’animalità del suo gesto sessuale, quel bisogno di penetrazione, di possesso. Lei era stata per lui, solo un simulacro vaginale femminile.
Il gergo osceno, le parolacce, cadono come frutta guasta. E lasciano spazio al dolore di lei. Riaffiora l’umiliazione, la lacerazione fisica e psichica di allora che ha prodotto un urlo interrotto, strozzato, che ora emerge come un mare rabbioso che invade la scena.
Forse per questo il regista Andrea De Rosa l’ha voluta sapientemente semivuota, solo con un tavolo e due sedie. Per lasciarla riempire da quei pezzi di vita sessuale di cui i protagonisti, con bravura ed onestà recitativa, si liberano, gettandoli sul palco come macerie taglienti.
Uno spettacolo crudo nel linguaggio, a tratti fuorviante, capace di svelare, all’ultimo, una poetica femminile, una grazia delicata e fragile. Stupisce che a descriverla con tanto rispetto, sia un uomo.
Teatro Franco Parenti, Via Pier Lombardo 14, Milano
Date e orari
martedì 24 aprile h 20:15
mercoledì 25 aprile h 19:15
giovedì 26 aprile h 20:45
venerdì 27 aprile h 20:15
sabato 28 aprile h 20:45
domenica 29 aprile h 16:1
Biglietti
intero: platea 23,50€; galleria 18€
convenzioni > 18€
over 65/ under 26 > 15€
+ diritti di prevendita
Info e biglietteria
Biglietteria: via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
Silvio Orlando presenta:
Vanessa Scalera e Pier Giorgio Bellocchio
inAutobiografia Erotica
di Domenico Starnone
tratto da Autobiografia erotica di Aristide Gambía, romanzo di Domenico Starnone
Regia Andrea De Rosa
produzioni Cardellino srl