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Game On 2.0 – Una mostra interattiva

Game On 2.0 – una mostra interattiva

Questa mattina siamo stati alla conferenza stampa di un evento videoludico che si terrà a Roma, nel complesso SET di Via Spazio Tirso 14, e che durerà fino al 4 Giugno, ossia il Game On 2.0. Di che cosa si tratta? Di una grande esposizione, con oltre 100 postazioni di gioco, in cui lo spettatore avrà modo di provare dalle grandi glorie del passato e che hanno segnato la storia dei videogames, fino alla recentissima Nintendo Switch.

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L’evento ha una portata internazionale grazie al lavoro di Ventidieci, Barbican Centre ed il patrocinio della Città di Londra ed è la prima volta che, dopo essere già stato a Buenos Aires, Londra, Tokyo, Chicago, San Paolo, Hong Kong, Helsinki, sbarca a Roma.

Cosa troviamo al Game On?

Come vi abbiamo già anticipato ci saranno circa 100 postazioni di gioco. La mostra è divisa in 12 livelli, in ognuno dei quali si trova un tema con tanto di pannelli espositivi in cui si spiega la genesi di una certa console, di un termine, o la storia dei grandi pionieri del mondo dei videogiochi, come Gunpei Yokoi (vi dice niente il Gameboy?) o Ralph Baer (prima console casalinga, Magnavox Odyssey).

Non pensiate che le informazioni riportate siano una banale generalizzazione, perché anche noi, oggi, abbiamo imparato qualcosa. Ci sono tantissime console, anche quelle che, purtroppo, fallirono nei loro intenti, e che per questo motivo è estremamente raro trovarle. E così potrete giocare con il Virtual Boy di Nintendo, con l’Atari Jaguar, o anche console di estremo successo come l’Atari 2600, o le recentissime Nintendo Switch, Playstation 4, Xbox One con tanto di VR.

Ma sono le chicche a fare la differenza, come “l’occhiale 3D” per Nintendo NES, i Gamewatch, Steel Battalion di Capcom e tantissime altre cose che sarebbe impossibile riportare. La zona che più ci ha scaldato il cuore è stata, però, quella dei cabinati. Se siete lettori di 2duerighe.com noterete, specialmente per il sottoscritto, quanto sia importante per noi il mondo della salagiochi.

Tantissimi cabinati ed alcuni anche piuttosto rari, come Track & Field, Space Invaders, Asteroids, Star Wars, Tron (si, quello del film Tron Legacy!), Pac-Man, Street Fighter, Metal Slug, Outrun, Daytona. Un vero tuffo nel passato in cui si comprende realmente l’anima di questo evento: ricordare. Ma, come è stato più volte precisato dagli organizzatori, non si tratta di un evento fine a sé stesso, soltanto, appunto, per ricordare. C’è molto di più.

Cosa significa per i giovanissimi

L’intento di questa experience, non è quello di fare semplicemente da museo, ma di permettere, in particolar modo ai più piccoli, di entrare in contatto con una realtà che, ormai, non può essere considerata di secondo grado rispetto ad altri mezzi di intrattenimento. Come ha sottolineato in conferenza stampa Marco Accordi, direttore del Vigamus e docente universitario presso l’Università di Roma Tor Vergata, oggi ci sono, in Italia, 25 milioni di giocatori. Possiamo dire che non sono affatto pochi.

Noi di 2duerighe.com abbiamo chiesto quale potesse essere l’impatto culturale per i giovanissimi, perché, di fatto, molti di loro si troveranno per la prima volta a toccare con mano Space Invaders, Puzzle Bobble, Asteroids, così diversi dai media cui sono abituati. Oggi il bambino è abituato prevalentemente allo schermo touch e ad interagire con il mondo attraverso il movimento di un dito. Eppure, come ci risponde Marco Accordi, è incredibile notare quanto i sistemi di gioco dei nostri genitori, quindi Joystick e Joypad, siano universali, perché dopo poco tempo i giovanissimi mostrano di sapere come interagire.

Sembra una cosa da poco, ma se siete abituati ad Angry Birds, Minecraft, Assassin’s Creed, potrebbe non essere di certo facile digerire un sistema di gioco così diverso, anche a livello grafico e sonoro. Per i più piccoli è quindi una incredibile opportunità, in cui i genitori possono mostrare ai propri figli una parte del loro mondo, e non è un caso se Game On 2.0 si impegna per organizzare visite guidate per le scuole. Per i più grandi, invece, è un’ottima occasione per rivivere ancora una volta le emozioni di un tempo, perché passeggiando tra i vari livelli ci si accorge di quanti passi avanti abbiano fatto i videogiochi, di quante speranze e progetti non furono mantenuti, di quanto quelle “musichette” facciano ancora parte del nostro vissuto.

C’è tempo fino a Giugno

È un incontro videoludico interessante e stimolante in cui, uscendo, ci si sente un po’ più istruiti. Il Game On 2.0 mostra quanto il videogioco non sia più semplicemente un passatempo, ma sviluppo tecnologico, dove le idee si trasformano velocemente in un cantiere. È la possibilità di vedere cosa c’è dietro l’industria dei videogiochi, conoscerne la storia e toccarla con mano e, in un certo senso, viverla. Noi ci siamo divertiti e siamo sicuri che vi divertirete anche voi. Per le informazioni come biglietti e orari vi lasciamo al sito ufficiale di Game On

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