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Android a chi? Dash Quest!

Android a chi? Dash Quest

Siamo pronti per questo nuovo appuntamento con la rubrica “Android a chi?”, per scovare qualche piccola perla nel vasto mondo del Google Playstore. Certo, non saranno paragonabili ai titoli casalinghi, ma il divertimento è assicurato. Se vi piacciono i giochi corri-corri con un po’ d’azione ed una ricca personalizzazione del vostro personaggio, allora Dash Quest è il titolo che fa per voi.

Corri-corri ma stai attento!

Ne abbiamo visti tantissimi di titoli così: Temple Run, Angry Gran Run, Subway Surfers, ma sarebbe ingiusto paragonarlo a loro, perché Dash Quest non è semplicemente un correre all’infinito per stabilire un record. Come abbiamo già anticipato c’è azione, e precisamente si potrà lottare con delle spade, oppure lanciando magie, senza dimenticare di bloccare, al tempo giusto, i colpi che ci vengono inferti dai nemici.

Avrete già intuito che ci troveremo in un mondo fantasy, tra castelli, draghi, zombie e cavalieri agguerriti. Lungo il nostro cammino, ovviamente obbligatorio per rispettare i canoni di questo genere, ci saranno mostri che tenteranno di colpirci dalla distanza, ed altri che cercheranno di ostruirci, fermando addirittura la nostra corsa. La grafica è pixellosa, per gli amanti del 16-bit, molto curata e colorata, con ottimi sprites che ricordano davvero gli anni 90’ e la visuale sarà dall’alto.

Perché è importante questo dettaglio? Per capirne il gameplay. Il corridoio centrale sarà il percorso da seguire, e cliccando a destra e sinistra potremo, rispettivamente, colpire con la nostra arma principale, come la spada, e parare i colpi, importante soprattutto contro i boss. Tenendo premuto il lato destro sarà possibile caricare la nostra magia di base, molto utile per colpire tutti i nemici con un colpo solo. Il vostro obiettivo, quindi, sarà correre ed arrivare alla fine del percorso, ma non vi basterà saper cogliere i tempi giusti per schivare il nemico: lo dovrete combattere.

Dash-Quest-Android

Elementi RPG

Forse è esagerato parlare di RPG, anzi, lo è sicuramente, ma il menù per personalizzare l’attrezzatura del nostro personaggio, l’albero delle skills, cioè delle abilità, la possibilità di combattere, ci ricordano vagamente quel genere. Quando parliamo di combattimento intendiamo dire che non morirete al primo colpo, come accade ad esempio in Temple Run, ma fermerete o rallenterete la vostra corsa finché non avrete liberato il passaggio.

Ovviamente non durerete all’infinito, perché ci sarà una barra della vita da tenere sempre sotto controllo. Le pozioni, utilizzabili durante la partita, potranno ricaricare vita e mana, così da poter lanciare magie alternative, che potrete potenziare o cambiare. L’attrezzatura è ricca e diversifica il nostro gameplay, perché, pur non essendoci una divisione in classi, come accade negli RPG classici, è inevitabile che un amante del combattimento corpo a corpo sceglierà armi a corto raggio, in grado di spazzare via tutti i nemici, mentre un mago sceglierà bastoni magici, letali nel lungo raggio. Amuleti, anelli, scudi, ed altri oggetti permettono davvero una sorta di divisione in classi del vostro personaggio, essendoci nel menù principale un riepilogo dei nostri punti d’attacco, di difesa e così via. Insolito per un corri-corri! Poi una cosa che abbiamo amato veramente è la possibilità di avere un “piccolo” animale pronto a soccorrerci in caso d’aiuto. Ci saranno molte bestioline selezionabili, tra cui un drago ed un orso. Cosa abbiamo scelto noi? Ovviamente…un orso.

Modalità di gioco e longevità

Ci sono diverse modalità di gioco ed è molto importante sottolinearlo, perché conferirà al titolo una longevità elevata, tenendo sempre conto che si tratta di un gioco per Android, e non per una console casalinga. La nostra recensione si basa su oltre 12 ore di gioco, e ci sono ancora tantissime cose da fare e sbloccare.

Inizieremo con la Endless Mode che consiste in una modalità infinita nei vari mondi, divertente per stabilire un record personale. Poi c’è il Daily Dungeon dove gli sviluppatori ci permettono di giocare a livelli esclusivi e limitati nel tempo, con un conto alla rovescia che ci indicherà quanto tempo abbiamo ancora per cimentarci in questa nuova sfida, ottima per racimolare punti e denaro. La Minigame Gallery è l’unica modalità che prevede il pagamento di un ticket, acquistabile con denaro reale, ma trascurabile perché non aggiunge nulla di innovativo.

La Story Mode è quella che preferiamo, perché presenta tantissimi livelli, ed ogni quattro c’è quello finale con la sfida al boss che, in alcuni casi, ci darà filo da torcere. La difficoltà inizialmente è quella standard, ma, completato un livello, sarà possibile giocarlo di nuovo con più difficoltà.

Conclusioni

Ci siamo divertiti e questo credo sia quello che conta davvero in un videogioco. Certo, come abbiamo detto diverse volte, questa rubrica è dedicata a giochi mobile che, per quanto possano essere complessi e ben fatti, solo in alcuni rarissimi casi riescono a fare i conti con i videogiochi casalinghi.

C’è anche da dire però che la maggior parte di quelli recensiti da noi sono gratuiti, se non per gli acquisti nello store interno. Dash Quest però non è un pay-to-win, quindi giocando potrete con tranquillità diventare forti e competitivi, senza aspettare timer vari. La pubblicità non è invadente e si presenterà un video di trenta secondi solo se sceglieremo di darci una seconda possibilità di completare il livello alla nostra prima morte. Il gameplay è estremamente semplice e si presterà sia per sessioni brevi, sia per quelle un po’ più lunghe. Vi consigliamo assolutamente di provarlo!

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