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Football Manager 2021 – Che fine ha fatto Freddy Adu?

Fonte immagine: footballmanager.com

In una fredda notte di Dicembre, rigirandomi nervosamente nel letto, pensavo ai tanti progetti che stiamo portando avanti qui sul giornale sulla nostra nuova pagina Instagram Altea Gamer Squad, quando all’improvviso un pensiero violento, quasi un morso sulla nuca, mi arrivò di colpo: ma che fine ha fatto Freddy Adu?

Chi sta leggendo questo articolo è sicuramente un amante della fortunata serie Football Manager, il manageriale che vi permette di entrare nel vivo di una società calcistica curandone ogni singolo aspetto, da quello tattico a quello economico, con un’aderenza al mondo reale davvero sbalorditiva.

Ma soprattutto il lettore sa bene che Football Manager vi permette di entrare a far parte di una “setta videoludica” in cui gli adepti custodiscono gelosamente il nome di quel centravanti paraguaiano di sedici anni che farà faville nella vostra squadra militante nella Serie B israeliana.

Uno sguardo, l’intesa, l’orgoglio di aver suggerito ad un amico il talento che, sul serio, di lì a poco sfonderà anche nel calcio reale, ma anche la grande delusione per chi, invece, non ce la farà.

Freddy Adu è l’identikit del talento, di quelle torride estati del 2004 in cui per pochi euro riuscivi a strappare un quattordicenne al DC United che avrebbe portato tanto valore aggiunto alla propria squadra; è l’identikit di Football Manager, il gioco che unisce e che appassiona milioni di videogiocatori. Ma quindi ce l’ha fatta?

Football Manager 2021 – un gioco nuovo

Uno dei grandi pregi di Football Manager è la presenza di moltissime voci nella dashboard di gioco, in grado di fornire un quantitativo di dati ed aspetti davvero impressionante, per concedere al giocatore incallito la possibilità di controllare ogni singolo aspetto societario e/o tattico.

Ogni videogiocatore ha il proprio stile: c’è quello fissato con gli allenamenti, quello patito per la tattica, quello che, invece, aspetta solo il calciomercato quasi fosse il Natale. Football Manager accontenta tutti e, grazie alla delegazione dei compiti ad altri membri dello staff, si può decidere, con precisione, quali aspetti curare personalmente e quali affidare ad altri.

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Fonte immagine: 2duerighe.com

La dashboard è lì che vi offre tutto il suo potenziale, ed ogni anno subisce delle modifiche, a volte minori, a volte importanti: è il caso di questo anno, in cui la dashboard e le guide sono state rese sicuramente più snelle, ma non meno ricche di funzionalità. Il gioco, da questo punto di vista, offre quasi gli stessi contenuti dello scorso anno, ma sarà un po’ più facile districarsi nella gestione del team.

Ma uno dei grandi difetti di Football Manager è proprio la dashboard. È un paradosso, è vero, ma tutte queste funzioni finiscono, alcune volte, per ingoiare il videogiocatore in una sensazione di impotenza che, per chi vuole sentirsi manager, non è proprio il massimo. Il suo punto di forza, in alcuni momenti, diventa il suo tallone d’Achille, perché ci allontana il dall’esperienza videoludica.

Chiaramente sta al videogiocatore impegnarsi, studiare, comprendere, quindi la mia non vuole essere una critica negativa, ma un’osservazione di come funzioni poi, effettivamente, l’esperienza di gioco per il videogiocatore medio. In sintesi, quindi, ci sono talmente tanti aspetti da poter controllare che la pazienza e la passione dovranno necessariamente essere dalla vostra parte.

La comunicazione prima di tutto

Da diversi anni Football Manager sta puntando molto sulla comunicazione diretta con i giocatori e quest’anno ha deciso di alzare l’asticella. I rapporti con la stampa, con la squadra, con lo staff, saranno più dettagliati e potrete decidere anche i gesti ed i toni con cui dire determinate frasi.

Battere i pugni per incoraggiare la squadra, oppure, con lo sguardo mesto e la coda tra le gambe, ammettere la superiorità dell’avversario. Lanciare la bottiglia per arrabbiarsi nello spogliatoio tra il primo ed il secondo tempo, oppure allargare le braccia per osannare l’operato del team. Tutte queste cose non solo saranno possibili, ma anche necessarie per tenere saldo il vostro rapporto con chi vi gravita attorno.

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Scambiare un paio di battute con il procuratore di un giocatore di un’altra squadra vi consentirà di capire se il suo assistito è interessato, o meno, al trasferimento e, se si, con quali modalità, economiche e non solo.

Football Manager 2021 porta avanti con maestria il lavoro fatto in questi anni, ma, anche qui, il rischio è quello di perdersi tra le tantissime voci. In ogni caso, quando vi andrà di giocare soltanto a calcio, il vostro allenatore in seconda potrà risolvere qualsiasi problema, a patto che sia un buon allenatore in seconda!

Più realistico

Se c’è una cosa che non capivo del precedente capitolo è il valore spropositato per alcuni giocatori. Adesso i parametri sembrano essere tornati alla normalità e le trattative sono decisamente più umane ed accessibili. Questo non significa che potrete prendere Mbappe con il Pizzighettone, ma sicuramente per prendere Mancini della Roma non dovrete sborsare sessanta milioni di euro.

I prestiti sono molto più realistici e quindi non sarà difficile prendere giovani promesse della prima squadra per un anno con voi, agevolando così la possibilità di crescita di tutta la vostra rosa.

Per quanto riguarda il motore di gioco invece fa piacere che, finalmente, gli attaccanti facciano il loro mestiere. Nei capitoli precedenti accadeva spesso che gli attaccanti faticassero davvero tanto per buttarla in rete, a favore, invece, del centrocampo e delle ali. È vero che nel calcio moderno i ruoli offensivi sono sempre più evanescenti, ma una punta, una vera, resta pur sempre una punta, e deve far gol.

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Questi due aspetti, quello del calciomercato e quello di un motore di gioco rivisitato, rendono Football Manager 2021 il titolo che aspettavamo da tanto tempo: finalmente realistico.

Questo non significa che non ci siano dei difetti, prontamente risolti con continui aggiornamenti, ma il decennio lo hanno sicuramente inaugurato positivamente. Football Manager 2021 è estremamente ricco, ma paradossalmente più snello ed anche meno esoso a livello hardware, importante per caricamenti più veloci.

È un titolo da prendere ad occhi chiusi e che testimonia il continuo lavoro di Sports Interactive e SEGA per cercare di perfezionare un videogioco che non ha rivali nel suo genere.

Ma quindi Freddy Adu?

So che tutto quello che è stato scritto in questo momento non interessa a nessuno e che avete usato la rotellina del vostro mouse per scendere fin qui, ma non porto rancore e quindi vi risponderò.

Freddy Adu, il calciatore americano, sponsor Nike ai tempi che furono, seguitissimo da tutto il mondo per le sue doti fuori dal comune, oggi, all’età di 31 anni, milita in terza divisione svedese con Österlen FF.

So bene che non è la notizia che volevate sentire, ma non tutti i Kim Kallstrom escono con il buco! In compenso il nostro Sanly Tuncay, all’età di 38 anni, è un allenatore disoccupato (per ora)

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