Si tratta della prima Ducati prodotta in serie con un motore quattro cilindri, derivato dal Desmosedici della MotoGP guidata da Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo. Il motore, da 1.103 cc, è capace di erogare ben 214 cv di potenza massima a 13mila giri e, con un peso di 198 kg in ordine di marcia (con il 90% del carburante), può vantare un rapporto potenza-peso di 1,1 cv/kg. È montato ruotato all’indietro di 42°, come per le Ducati del motomondiale, il che consente di ottimizzare la distribuzione dei pesi, montare radiatori più ampi, e avanzare il pivot del forcellone per avere un moto estremamente compatta.
Anche la ciclistica è interessata da una novità significativa: la Panigale V4 monta il nuovo telaio “Front Frame”, più compatto e leggero di un telaio perimetrale, che sfrutta il motore come elemento stressato della ciclistica.
Disegnata da Valerio Aiello, la CB4 Interceptor è una sintesi estrema di eleganza e sportività, tra passato e avanguardia.
Molto originale la turbina eolica inserita sul frontale: spinto dall’inerzia della moto in movimento, questo elemento alimenta uno schermo touch integrato sul serbatoio e sempre connesso online per svolgere funzioni di navigatore, emergency call e connessione dei propri dispositivi digitali.
E proprio la CB1000R da cui deriva la CB4 Interceptor rappresenta un’altra grande novità dell’Eicma. Rispetto al modello precedente, la nuova CB1000R può vantare ben 12 kg in meno e 20 cv in più, oltre a uno stile che la avvicina allo stile café racer senza però sacrificare il carattere aggressivo che l’ha sempre caratterizzata. Molti gli elementi elettronici: acceleratore Throttle by Wire e Riding Mode multipli, oltre a controllo di trazione e ABS, che permettono anche ai meno esperti di guidarla in sicurezza.