Oggi spegne venti candeline la case di aste online più famosa al mondo: AuctionWeb. Questi era il suo nome originale prima del 1997, quando decise di cambiarlo nel più noto Ebay, la “baia elettronica”.
Internet non era ancora così diffuso negli anni novanta, e la possibilità di vendere qualcosa, per un semplice cittadino, fu un passo importantissimo. Chiunque poteva permettersi di mettere all’asta un suo oggetto: un paio di scarpe, un vecchio maglione, una televisione in disuso. Un mercatino dell’usato che ha finito per coinvolgere il mondo e a divenire, nel tempo, qualcosa di molto più grande: il primo grande negozio online.
L’acquisizione nel 2002 del sistema di pagamenti Paypal consentì in breve tempo di poter inviare il proprio denaro dall’altra parte del mondo senza spendere nemmeno una parola: le barriere linguistiche e i tassi di cambio erano stati frantumati. Attualmente si conta che negli USA ogni due secondi un paio di scarpe viene venduto via Ebay, e che in Italia ogni tre minuti si vendono un paio di scarpe da donna. La società è composta da 157 milioni di acquirenti attivi, 800 milioni di inserzioni, per oltre 200 paesi e 25 milioni di venditori. Il totale di beni venduti quest’anno nel primo trimestre è stato di 20 miliardi di dollari. Oggi la concorrenza di grandi colossi come Amazon, ma anche Google e Facebook che hanno inserito il pulsante compra, ha indebolito il suo prestigio, oltre che il suo fatturato, ma resta ancora il nodo più importante per la compravendita di oggetti usati in tutto il mondo.
Marco Piacentini
30 agosto 2015